Al Teatro Bellini di Napoli, un pubblico straripante, sin dall’esordio, ha applaudito Alessandro Gassmann, protagonista del dramma “Riccardo III” di William Shakespeare e tutta la sua compagnia. Lo spettacolo si avvale della traduzione e l’adattamento di Vitaliano Trevisan, dell’ideazione scenica e la regia dello stesso Gassman, nonchè delle belle scene di Gianluca Amodio e degli indovinati costumi di Mariano Tufano. La storia shakesperiana di re Riccardo (sul trono inglese per poco più di due anni) e del suo regno del terrore, è una visione spietata, la verità storica, secondo gli studiosi, è differente, in quanto il monarca non fu più efferato o disonesto dei suoi antenati o dei suoi successori. L’idea del re-despota dipende dal fatto che le opere teatrali di argomento storico di Shakespeare sono un po’ vere ed un po’ inventate, il loro valore (in special modo quello dei suoi personaggi) va oltre le vicende descritte . William Shakespeare, attraverso la storia del re, feroce artefice della sua rovina per la bramosia di sedere sul trono, descrive le catastrofiche conseguenze della sete di potere ed i rovinosi risultati di un desiderio sproporzionato di rivalsa. La trama si riferisce agli eventi storici, conclusi con la guerra tra le due famiglie dei Lancaster e dei York (Guerra delle due rose) e la presa di potere definitiva dei Tudor (1445). Nel confronto con i tragici eventi ed il re Riccardo, delineati dalla splendida drammaturgia shakespeariana, Alessandro Gassmann ne esce trionfatore nella duplice veste di regista e di interprete eccelso di un Riccardo sprezzante e maligno, espansivo e freddo, reale e crudele, brutale e beffardo, in scena insieme a una compagnia che ha dato prova di ottima recitazione. L’allestimento dell’attore-regista e l’adattamento di Trevisan funziona meravigliosamente per la sua forza teatrale, in una messinscena entusiasticamente applaudita dal pubblico. A cominciare dall’interpretazione del personaggio principale, che lo stesso Gassmann ha reso alla grande, per finire all’ abilità di tutti gli altri artisti i quali hanno saputo reggere al gioco che ne ha esaltato il lavoro. Alessandro ha debuttato nel 2007 quale interprete del film “La parola ai giurati”, ma la sua innata propensione per il teatro l’ha coltivata nella Bottega Teatrale del Padre, sotto la cui guida ha iniziato la carriera, passando di successo in successo, con tanti meritati riconoscimenti.
Federico Orsini