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VerArte arriva a Napoli al palazzo Venezia

ver arteLa serie di esposizione VerArte continua al palazzo Venezia di Napoli. Dopo Torre Annunziata, Torre del Greco e Castellamare di Stabia, il curatore Raffaele Veneruso prosegue le esposizioni facendo andare avanti il suo pensiero d’arte, quello di non dare nessun tema alle opere degli artisti, facendo in modo che ogni artista possa usare sia la propria tecnica artistica e sia comunicare il proprio pensiero. La mostra si svolgerà presso il palazzo Venezia di Napoli in via Benedetto Croce n°19. L’inaugurazione si terrà il giorno 23 Aprile alle ore 17:00.

L’esposizione sarà aperta dal 24 aprile al 30 aprile dalle ore 9:30 alle 13:00 e dalle 15:30 alle 19:00. Gli artisti che parteciperanno saranno: Aclasto Anna, Allegra Emanuela, Basso Nadia, Cecere Giuseppina, Coppola Marilisa, Coppola Viviana, Colantuono Maria Rita, D’Errico Loredana,De Rosa Giovanni, Di Mare Mafalda, Di Mare Mariella, Giacca Tiziana, Gianquitto Mario, Gorini Antonio (Agor), Gong Rui, Imperato Anna, Moccia Anna, Prato Daniela, Scrima Maria Grazia, Simeone Sabatina, Soda Fabio, Tuzzi Giuseppe, Torrente Alessandra, Veneruso Raffaele. Ecco alcuni artisti che raccontano o il proprio pensiero artistico  o la propria opera:

Anna Aclasto: un omaggio a Napoli, città di emigranti e di emigranti al contrario, un omaggio a questa città che ospita un flusso di vite trasversali , contraddizioni, ai suoi mille volti.            

 Nadia Basso: Esternazione del profondo che si delinea attraverso colori e forme, tra realtà e immaginazione onirica.

 Giuseppina Cecere: rappresenta un corpo frammentario, mai del tutto svelato, sospeso in uno spazio-tempo indefinito. La contingenza viene via via abbandonata per creare un corpo universale.

Coppola Marilisa: le forme sinuose e mobili caratterizzano le mie sculture astratte, in cui ho bisogno di trasmettere le mie emozioni più istintive.

 Coppola Viviana: i miei quadri sono il risultato di uno sforzo costante che mira a comprendere ed accettate la condizione dell’uomo nel mondo moderno.

Colantuono Maria Rita: sono orientata sull’arte contemporanea, dedicandosi all’astrattismo. Concentrandosi sul gesto, usa pennelli con forza e istinto, e vinavil come materia.

D’Errico Loredana: riflette la sua arte in quella contemporanea, in modo specifico l’Astrattismo.

De Rosa Giovanni: Titolo dell’opera “Senza titolo” il dipinto rappresenta una particella dell’installazione pittorica seriale.

Di Mare Mafalda: Due opere dal titolo FERMATI.Una con uno sguardo frontale,sguardo cattivo, superbo con due mani in primo piano che sta ad indicare FERMATI c’è qualcosa che non va!!L’altra espressione con sguardo rivolto lateralmente,spaventata da quello che ha visto scaccia con mani in primo piano quello che è di spaventoso e di terrorizzante.

Di Mare Mariella: affronto tematiche legate all’identità femminile, facendo emergere un universo frammentato sospeso tra simbolico e immaginario.

 Tiziana Giacca : un sogno romantico, malinconico dove donna e natura sono in simbiosi , entrambi generatrici di vita.

Gianquitto Mario: il mistero dell’essere viene condotto in un presente storico accurato e talvolta agghiacciante, simbolo di una sgretolata contemporaneità.

Gong Rui: punta in uno stile moderno per suscitare varie sensazioni .

Imperato Anna: cita Umberto Eco L’OPERA D’ARTE è SEMPRE UNA CONFESSIONE.

Moccia Anna:  esprime la propria passione e sensibilità per la bellezza cercandola nell’ attenta osservazione dei piccoli dettagli per scrutarne la sua divina essenza manifestata dalla vera e pura bellezza.

Prato Daniela: due immagini di Posillipo vista dal mare: la prima fotografia è presa lungo la costa ed è il tufo che, nel corso dei secoli, è stato modellato dall’azione erosiva di vento e mare; la seconda è stata scattata alla Gaiola e riprende la zona marina protetta, importante per la ricchezza dei reperti storici romani e per la salvaguardia del patrimonio faunistico.

Scrima Maria Grazia: Il mio lavoro è un viaggio nella Napoli esoterica e misteriosa , da Napoli sotterranea al cimitero delle fontanelle alla scoperta dei percorsi nel sottosuolo della città  , e delle figure suggestive che vi dimorano.

Simeone Sabatina: I miei segni sono le tracce visibili e invisibili di un gesto, inteso come sintesi tra il razionale e l’ irrazionale della condizione esistenziale di ognuno di noi.

Soda Fabio :per quanto riguarda il leone un opera che mostrerò esso è composto da pietre raccolte a mare, conchiglie e vetri sempre raccolti a mare e lisciati dal mare stesso che rende la superficie degli stessi liscia e non più tagliente.

 Tuzzi Giuseppe: sulla tela l’anima vera dei suoi soggetti, svelandone i pensieri più intimi e veri che si nascondono dietro le maschere delle convenzioni.

Torrente Alessandra: Il mondo femminile attraverso i colori.

Veneruso Raffaele: L’arte è comunicazione e la comunicazione è sapienza, tutto ciò si trasmette tramite l’arte.

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