Sacchetti incendiati lanciati nel cortile, grida, porte sfondate. Sotto assedio a Pomigliano l’azienda di raccolta dei rifiuti, Enam. Esasperati per la mancata rimozione dell’immondizia nelle periferie, centinaia di residenti dei rioni della ricostruzione post terremoto hanno dato il via alla rivolta.
“Questo è l’ ennesimo scandalo legato ai rifiuti – dichiara il commissario regionale dei Verdi Ecologisti Francesco Emilio Borrelli da sempre critico verso l’ operato di questa amministrazione di centro destra – che travolge la maggioranza guidata dal Sindaco Russo politicamente vicino all’ On. Luigi Cesaro. Nel 2011 due uomini di fiducia proprio del Sindaco e cioè l’ assessore all’ ambiente ed un consigliere di maggioranza ,Salvatore Piccolo e Pasquale Pignatiello, furono arrestati in flagranza di reato mentre prendevano della mazzette. Successivamente il gup del tribunale di Nola, Enrico Campoli, li ha condannati a due anni e sei mesi di reclusione, nonché alla pena equivalente dell’interdizione dai pubblici uffici.
Adesso la città è sommersa dalla spazzatura e piegata in due dagli scandali. Cosa aspetta il Sindaco a dimettersi e a chiedere scusa ai cittadini per i suoi fallimenti amministrativi e politici?”
C’ è da ricordare che quando Salvatore Piccolo nel 2010 diventa assessore alla Nu questi risulta già titolare di fatto di un’azienda privata impegnata proprio nel settore dei rifiuti. E proprio in questo filone che spunta anche l’ombra della camorra. L’ impresa infatti è sospetta, gestita da un pluripregiudicato di un clan vesuviano, che avrebbe ottenuto appalti dal comune grazie a un “metodo” ordito proprio da amministratori e burocrati per aggirare le norme imposte dal protocollo di legalità. Quindi, inesorabile, esplode la bufera politica.