Il Procuratore di Torre Annunziata, Alessandro Pennasilico, ha ricevuto Il Gazzettino Vesuviano nel suo ufficio presso la Procura oplontina. Un incontro che è servito a far conoscere la nostra realtà giornalistica e i temi a noi più cari, con particolare attenzione su Pompei, che ospita la nostra redazione e che settimanalmente finisce sotto la nostra lente d’ingrandimento.
Già pm, gip, sostituto Procuratore generale ed anche componente del Csm, Pennasilico ha diretto per sei mesi la Procura di Napoli ed è stato coordinatore della Direzione Distrettuale Antimafia partenopea. Dalla Dda, poi, è stato trasferito a capo della Procura di Torre Annunziata, come successore di Diego Marmo.
Una realtà, quella oplontina, con la quale Pennasilico sta ancora familiarizzando, poiché si trova ad abbracciare un’area immensa, complessa e tanto diversa, unita dalla centralità di Torre Annunziata e dalle tante risorse non sfruttate al massimo: “Dagli Scavi di Pompei e il suo Santuario, passando per le Terme di Stabia, fino ad arrivare alla Penisola Sorrentina, un mix di bellezze uniche – ha esordito Pennasilico – che non vengono valorizzate nella maniera opportuna per dare benessere alla popolazione e sottrarre uomini e donne alle organizzazioni malavitose”.
Pompei, poi, attira tanta attenzione, anche per il caso del centro commerciale “La Cartiera”, che assurge continuamente agli onori della cronaca negli ultimi mesi. Un tema molto caro al Procuratore Pennasilico, che ha voluto parlare della questione, anche se si tratta di una vicenda delicata, per la quale le indagini sono ancora in corso.
“La sentenza del 22 gennaio 2013 del Consiglio di Stato – afferma Pennasilico – ha stabilito l’abusività edilizia commessa nel centro commerciale. Se si trattasse solo di attenersi a tale giudizio, la chiusura della struttura sarebbe immediata. Il discorso, invece, è più ampio e complesso. Ci sono altre questioni da verificare, chiarire ed, eventualmente, approfondire in sede giudiziaria. Tutto questo senza dimenticare le tante attività imprenditoriali aperte nel centro e le centinaia di posti di lavoro da salvaguardare. Sono convinto – continua il Procuratore – che la Politica, quella con la “P” maiuscola nella quale credo profondamente, possa essere la vera soluzione a questo e a tanti altri problemi del territorio. Molto probabilmente – ha aggiunto il Procuratore – è mancata una visione politica locale più a lungo termine che avrebbe facilitato la soluzione del caso “La Cartiera”. Però, di una cosa sono certo: la chiusura del centro commerciale non può essere una delle soluzioni, non è auspicabile”. Il riferimento sembra chiaro alla scadenza del secondo mandato di Claudio D’Alessio fra tredici mesi, un fattore che spinge, solitamente, i sindaci ad avviare e portare a conclusione quanti più progetti possibili per lasciare poche opere incompiute alle spalle.
“Conosco bene anche le difficoltà che stanno vivendo gli imprenditori del centro cittadino – ha proseguito Pennasilico – perché con alcuni di loro mi sono anche confrontato. So che ci sono diverse criticità in questo ultimo periodo. E il problema del ticket-bus, ad esempio, è un altro tema da affrontare con una certa attenzione, unitamente alla questione del terreno del pioppeto, della quale sono pure a conoscenza. Io sono dell’avviso che Pompei sia una cittadina dove le premesse sono più generose rispetto a quelle di altri Comuni del comprensorio. La presenza degli Scavi e del Santuario sono delle potenzialità enormi, ma mi stupisco – ha concluso il Procuratore di Torre Annunziata – ogniqualvolta sento parlare di una imprenditoria turistica che non decolla e che si scontra con mille difficoltà. Un vero paradosso”.
Marianna Di Paolo
Dario Sautto
Francesco Ferrigno