Sarà un centrosinistra eterogeneo quello che si presenterà alle elezioni amministrative di Boscoreale tra poco più di un mese.
Il centrosinistra dei compromessi con la società civile, per rispondere alla coalizione di centrodestra capeggiata da Carmine Sodano, composta da 7 liste civiche e un solo partito, il Pdl, appoggiato e benvoluto dal neosenatore Pietro Langella.
Si presenterà alla cittadinanza senza simboli partitici per rispondere al cambiamento dell’elettorato, che alle ultime elezioni politiche ha dimostrato di non credere più nei partiti tradizionali, attraverso il voto “di protesta” dato al Movimento 5 Stelle.
A capo della coalizione resta l’indiscusso Giuseppe Balzano, che fino ad oggi è stato sempre una figura di centro, storicamente riconosciuto dalla cittadinanza boschese con il partito UDC. Nonostante all’inizio dell’accaparramento delle liste fossero state richieste le primarie per permettere alla cittadinanza di scegliere il proprio rappresentante, non si è scesi a patti.
Negli ultimi giorni, poco prima della presentazione delle liste, il centrosinistra ha avvertito la possibilità di non arrivare al ballottaggio e ha cominciato a chiedere alleanze che a molti sono sembrate a tratti improbabili.
Si è rivolto a Giacomo Tafuro, storicamente di centrodestra, non nuovo nella politica boschese, protagonista di un litigio con l’ex sindaco di centrodestra Gennaro Langella, che l’aveva accusato di essere un camorrista.
È ancora incerto il suo appoggio alla coalizione di centrosinistra, visto che aspetta delle spiegazioni dal senatore Pietro Langella che all’ultimo minuto ha preferito dare la sua benevolenza a Sodano piuttosto che a lui. Oggi si sarebbe sentito con il neosenatore e deciso sul da farsi.
Un centrosinistra che si è rivolto ad Antonio Mappa, candidato alla Camera con il partito Fratelli d’Italia, di centrodestra.
Meno improbabile è sembrata invece l’apertura a Nunzio Tufano, presidente dell’associazione culturale Il Cittadino, un medico che più volte si è definito “rivoluzionario”, nel senso che non ci sta ai giochi politici, e che anche di fronte alla possibilità di perdere le elezioni non vuole scendere a patti: “Mi alleerò solo se ci sarà una condivisione di programmi. Se così non dovesse essere sono pronto anche ad abbandonare la partita”.
Quello degli ultimi giorni è stato un centrosinistra sotto l’occhio del ciclone, è stato accusato di star facendo “accordicchi” e promesse di assessorati solo per sedere in consiglio comunale.
“I cittadini hanno dimostrato di non credere più nei partiti, stiamo attraversando un momento politico molto delicato – afferma il segretario del Partito Democratico Dino Marafioti-. Poiché la società civile chiede liste civiche, noi siamo pronti ad abbandonare i simboli nella visione di un governo di salute pubblica”.
Il PD non abbandonerà comunque i suoi fondamenti, come gli altri partiti della coalizione che si presenteranno senza simboli, Sel e UDC.
“Ci presenteremo con una lista civica che si chiama Boscoreale Democratica- afferma Dino Marafioti-, non ci allontaneremo da ciò che rappresentiamo e che ci rappresenta, anche se siamo consapevoli che potrebbe costarci caro non presentarci sotto il nome del PD”.
“Noi non consentiremo all’incapacità di gestire, malamente, il futuro della nostra città e ci batteremo affinché ciò non accada- afferma il candidato sindaco di centrosinistra Giuseppe Balzano-. Per questa ragione, oltre che ai concittadini, mi appello alle forze politiche, sociali e di categoria, che sono tante e di affermata capacità e correttezza e che in questi quattro anni di riconosciuto vuoto politico, amministrativo e culturale, si sono battute, strenuamente, per un cambiamento sostanziale e non solo di facciata, affinché tutti assieme, e con pari dignità, possiamo mettere in campo un governo di salute pubblica”.
Giovanna Sorrentino