Ogni napoletano pagherà almeno 50 euro in più di tassa per la spazzatura. La Tarsu continuerà a salire alle stelle. Arriverà almeno a 180 euro a tonnellata la tariffa di smaltimento. Nell’ipotesi migliore 32,1 euro in più di quella attuale secondo i dati dell’amministratore unico della Sapna, Enrico Angelone.
L’incremento in questo caso è dovuto al pagamento di 70 euro per ogni tonnellata di spazzatura che entrerà nel termovalorizzatore di Acerra, come deciso dalla Regione. Soldi che si vanno ad aggiungere ai cinquanta necessari per far entrare la spazzatura negli stir per un totale che si aggira tra i 130 e 140 euro. Se invece di andare ad Acerra le frazioni secca e umida saranno spedite fuori regione si pagheranno tra i 112 e i 145 euro.
“A quanto sembra – dichiara Francesco Emilio Borrelli dei Verdi Ecologisti – smaltire i rifiuti nell’ inceneritore di Acerra costerà più della spedizione degli stessi all’ estero. Un paradosso tutto campano che si somma alla cifra astronomica di tasse che i contribuenti hanno dovuto spendere per avere questo impianto mega galattico. Non capiamo poi perchè si continua ad investire su inceneritori e la Regione Campania non realizza dei siti di compostaggio che ridurrebbero di 2/3 i costi di smaltimento della frazione umida dando enorme sollievo alle tasche dei contribuenti”.