Pompei, cimitero: luci votive ad “intermittenza”

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Nuovo giallo al cimitero cittadino. Da un pò di giorni è mistero sulle luci votive e il loro funzionamento. Lampade accese ad “intermittenza”, in quanto, a beneficiarne non sono tutti i defunti. Camminando per il camposanto, la situazione che si presenta è la seguente: alcune tombe hanno la luce votiva accesa altre invece, inspiegabilmente, ce l’hanno spenta. Stessa sorte anche per le cappelle di famiglia. Molte di esse sono al buio totale a differenza di altre, perfettamente illuminate. Fin qui tutto chiaro, anche se, molto strano. Ma la vera anomalia è che il disservizio si registra, in molti casi, fra due tombe o cappelle immediatamente prossime. Ed è a questo punto che il mistero s’infittisce. Viene da chiedersi quale sia il criterio adottato per decidere l’accensione piuttosto che lo spegnimento delle lampade. Situazione strana a favore di alcuni e a discapito di altri. Cercando un pò di spiegazioni in merito alla questione, le risposte fornite dal personale addetto sono vaghe, evasive. Alcuni operai del cimitero hanno dichiarato che il disservizio sarebbe riconducibile agli impianti elettrici usurati, tutti da rifare. Pare infatti che, a maggio, si insedi la nuova ditta appaltante del Comune di Pompei che sostituirà la precedente gestione delle luci cimiteriali affidata all’impresa Lux, con sede in Pompei, di Paolino Salvatore. La nuova società dovrà provvedere al rifacimento di tutti gli impianti elettrici. Delucidazioni fornite a voce smorzata a quanti si lamentevano per la novità, non certo piacevole. Cittadini sdegnati che, recandosi in visita ai cari estinti, si sono imbattuti con le luci spente. E l’indignazione è esplosa. E non è tanto per il fatto in sè, ma per il significato profondo che si ricollega alla “lucetta”, simbolo di eternità. Rabbia che monta ancor di più se si pensa che i contribuenti hanno versato l’importo, a tempo debito, della bolletta per l’elettricità cimiteriale. Pagamento per un servizio che, ad oggi, è deficitario. E la situazione difficilmente cambierà fino ai primi di maggio, periodo in cui si insedierà la nuova società (che pare sia di S. Maria La Carità). Una vicenda, quella delle lampade votive ad “intermittenza”, che si inserisce in un complesso di difficoltà vissute dal cimitero di Pompei.

Marianna Di Paolo

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