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Pompei, quale futuro? Le associazioni di categoria s’interrogano e programmano azioni congiunte

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Clima incandescente nella cittadina mariana. Continua il dibattito sul controverso caso de “La Cartiera”. Un impasse che si trascina da mesi dal quale il primo cittadino ha tentato di uscire a mezzo di conferenza stampa per fare chiarezza. Nobile proposito che si è rivelato, però, un disastro. Da quell’incontro pochissimo, per non dire nulla, è stato chiarito in merito all’abusività edilizia del centro commerciale, stabilita da sentenza del Consiglio di Stato. E intanto la preoccupazione per le sorti della città cresce a ritmo esponenziale. Allarme condiviso anche dalle associazioni di categoria, alle prese, ormai da mesi, con una richiesta di maggior trasparenza dell’operato dell’amministrazione comunale. Un appello, che è stato nuovamente rinnovato nell’incontro di oggi promosso da Confcommercio (Ascom Pompei), Confesercenti, Adap e Cidec. Stamane le associazioni si sono date appuntamento presso l’hotel Amleto. Al centro del dibattito, due punti in particolare: affare “La Cartiera” e aumento delle tariffe per il parchimetro cittadino, che passerà da 1 a 2 euro per ora (nel centro storico). Invece 0,50 centesimi per le zone periferiche. Confermato anche il ticket sui bus turistici che pagheranno 80,00 euro. Insomma una nuova stangata, che entrerà a pieno regime in concomitanza con l’imminente scadenza del contratto dell’Aipa. Le gestioni della sosta pubblica a pagamento e della Ztl cittadina saranno esternalizzate. E sarà un’unica società ad appaltarle (voci insistenti parlano di un affidamento alla Publiservizi). Decisioni approvate con delibera di giunta del o4/04/2013 che non certo agevolano la già provata economica del centro cittadino.

Altro tema trattato, il caso “La Cartiera”. Una realtà commerciale sulla quale grava una sentenza di abuso edilizio emessa dal Consiglio di Stato. L’Ente Comunale avrebbe dovuto rilasciare alla Fergos (società proprietaria del centro commerciale), solo autorizzazioni per ristrutturazione dei volumi preesistenti dell’ex Ati Carta. Da vincolo, nessuna parte ex novo poteva essere costruita per la realizzazione del centro commerciale. Condizione precisa ed ineludibile per la quale la Procura di Torre Annunziata sta conducendo indagini. Nominato anche un consulente esterno dalla Procura per passare al setaccio le autorizzazioni urbanistiche rilasciate dal Comune di Pompei. Una situazione, tutta da chiarire. L’avvocato Laudadio (del collegio difensivo dell’Ente Comunale) si è appellato all’art. 38 del DPR n. 380 del 2001 (testo unico per l’edilizia). Tale articolo consente un lasso di tempo per correggere eventuali vizi del procedimento edilizio (solo nella misura in cui le difformità non superino il 10%). Nel caso de “La Cartiera”, la cosa è diversa. Di nuovo non si sarebbe dovuto costruire nulla.

Interessante l’intervento dell’architetto Giuseppe Berritto che ha dichiarato: “All’inizio del procedimento di riconversione dei locali dell’Ex Aticarta per la nascita del centro commerciale, io ed altri colleghi, avevamo segnalato all’amministrazione comunale vigente le incongruenze che potevano derivare da un simile iter”. In questa vicenda il punto fermo è rappresentato dalla sentenza del Consiglio di Stato. Le risposte fornite dall’amministrazione comunale su questa faccenda sono, invece, poco chiare.

A tal proposito si è espresso anche l’avv. Gaetano Coccoli che ha dichiarato: “la sentenza del CdS deve essere portata ad esecuzione. La sua applicazione potrebbe essere impedita solo se fosse stata sospesa da un giudice. E anche la questione dell’art. 38 va chiarita bene.  Esso si applica ai casi in cui il permesso a costruire sia stato annullato in autotutela da parte della stessa pubblica amministrazione che lo ha rilasciato: pertanto, il rimedio adottato dalla Fergos, nel caso di specie, è inammissibile perché il permesso a costruire è stato annullato dal giudice amministrativo – CdS – e non dal Comune di Pompei. Il primo cittadino deve smatterla di trincerarsi dietro un muro di silenzi. Ormai ciò che ci accomuna è l’insofferenza verso le scelte inopportune di questa amministrazione”. A fine intervento Coccoli si è reso disponibile per un patrocinio gratuito alle associazioni di categoria. Un sostegno che si è unito a quello di numerosi esponenti politici presenti al breafing di stamane. L’obiettivo è quello di pianificare azioni congiunte in nome dei principi di trasparenza e legalità.

Nel corso dell’incontro, i rappresentanti di categoria hanno chiarito anche un altro passaggio. Nessuno di loro era stato invitato alla conferenza stampa indetta dal sindaco per fare chiarezza su “La Cartiera”. I rappresentanti hanno spiegato: “ci hanno concesso di accedere all’aula consiliare solo perche c’eravamo presentati, venuti a conoscenza dell’incontro per vie traverse. Il sindaco non ci aveva invitato. Però, ha ritenuto opportuno estenderci l’invito per domenica 28 aprile 2012, giorno in cui il presidente palestinese Abu Mazen, verrà a Pompei per il conferimento della cittadinanza onoraria. Questo invito, lo decliniamo con garbo e cortesia, perchè, in tutta onestà, riteniamo che ci siano criticità importanti da risolvere, per le quali l’atteggiamento del sindaco continua ad essere omissivo. Non siamo nello spirito giusto per presenziare ad incontri, per così dire, di respiro internazionale. Pompei vive un momento difficilissimo, il sindaco D’Alessio ci scuserà -concludono i rappresentanti delle associazioni- ma abbiamo ben altro a cui pensare”.

Questa la posizione delle associazioni di categoria dell’imprenditoria pompeiana. Una scelta chiara, netta. Un atteggiamento che rivendica il riconoscimento delle priorità urgenti per il rilancio di Pompei. Un clima, in cui la misura appare vistosamente colma.

Marianna Di Paolo

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