La presentazione della nuova associazione Campania That’s Amore, che ha dato vita ad una “occupazione digitale” del Museo Cites della Biodiversità presso la Biblioteca di Gragnano, è stata l’occasione per una riflessione su “La Valle dei Mulini tra Storia, Natura e Degrado”. Una delle più grandi risorse gragnanesi, infatti, racchiude in sé tutta la storia di Gragnano ed è anche il vero polmone verde della città della pasta, ma allo stesso tempo è lasciata inesorabilmente al degrado che non le dà scampo. La Valle dei Mulini, infatti, da tempo è ricettacolo di rifiuti e scarichi fognari praticamente da tutta l’area dei Monti Lattari, nonostante sia stata il luogo che nel corso dei secoli ha dato la possibilità a Gragnano di crescere ed arricchirsi con la produzione della pasta. La natura incontaminata che si scopre a monte, con ruscelli incantevoli e specie rare di felci e orchidee, cozza a Valle con gli scarichi fognari, l’amianto e il degrado che in meno di un chilometro trasformano un paradiso naturale in un torrente di liquami, nascondendo la presenza di ponticelli e mulini.
Ma nonostante tutto, la storia di quella Valle, incantata e devastata allo stesso tempo, continua a parlare. E lo fa attraverso i numerosi fossili ritrovati nel corso degli anni dagli escursionisti. Ultimo in ordine di tempo, è quello recentemente scoperto da Giuseppe Di Massa durante la pulizia del letto del Vernotico. Si tratta di un fossile datato tra i 65 e i 100 milioni di anni fa, in piena Era Mesozoica, quando i dinosauri erano ancora presenti sulla terra: proprio quella che sarebbe diventata la Valle dei Mulini di Gragnano era un golfo, era inondata dal mare e brulicava di specie viventi. Quel fossile, venerdì, è stato donato da Giuseppe Di Massa e dal suo Centro di Cultura e Storia di Gragnano e Monti Lattari Alfonso Maria Di Nola al Museo Cites della Biodiversità e può essere ammirato da vicino.
Prezioso, soprattutto per il Museo, è il contributo del professor Catello Filosa della ProNatura, il quale ha richiamato alla partecipazione attiva i tanti giovani presenti all’evento di venerdì, organizzato anche in collaborazione con gli esponenti locali di Legambiente.