“Procurarsi un coltello da offesa a Napoli – spiega il responsabile regionale dei Verdi Ecologisti Francesco Emilio Borrelli – è più facile che acquistare delle gomme da masticare. Li vendono praticamente tutti, dalle edicole ai tabaccai. Senza un’ ordinanza fortemente restrittiva come fu fatta in passato dall’ allora Prefetto Renato Profili che vietò sul territorio di Napoli e provincia la vendita di armi da punta e da taglio ”atte ad offendere la persona” il fenomeno aumenterà ulteriormente. L’obiettivo del provvedimento era volto a limitare il facile reperimento sul mercato di oggetti da punta e taglio che possono arrecare offesa alla vita umana. Gli accoltellamenti e l’ uso di queste armi soprattutto tra ragazzi è diventato infatti inarrestabile per questo oltre ai divieti di acquisto di queste armi vanno fatti controlli a tappeto soprattutto sui giovanissimi che ad esempio a tarda sera o in piena notte girano per le strade cittadine seminando il terrore e spesso compiendo atti di vandalismo estremo. Oramai tutte le baby gang napoletane possiedono coltelli e spesso si muovono indisturbati e senza casco su scooter potentissimi che non sarebbero autorizzati a guidare”.