Gli agenti del Commissariato di polizia di San Giuseppe Vesuviano hanno tratto in arresto nella tarda serata di venerdì Fabio Ascolese, pregiudicato scafatese 30enne, responsabile del tentato omicidio di Nunzio Iovine, avvenuto nella notte tra il 24 e il 25 aprile scorso. Iovine si era presentato poco dopo la mezzanotte del 25 scorso presso la clinica Santa Lucia di San Giuseppe, con una ferita d’arma da fuoco al petto, raccontando che mentre si trovava per strada a Poggiomarino era stato avvicinato da due persone a bordo di un’autovettura, col volto travisato, una delle quali gli aveva esploso contro un colpo d’arma da fuoco, colpendolo al torace. La versione fornita non aveva convinto la polizia, anche in considerazione della personalità del Iovine, dei suoi precedenti e del fatto che lo Iovine è considerato elemento contiguo al clan “Giugliano”, facente capo a Antonio Giugliano, alias “’o savariello”, egemone nel territorio di Poggiomarino. Le indagini condotte dai poliziotti del Commissariato vesuviano si sono quindi subito appuntate sulle frequentazioni dell’uomo e la verità non ha tardato a venire fuori. L’unica cosa vera della versione fornita da Nunzio Iovine era che l’episodio era avvenuto a Poggiomarino, ma non in strada, bensì presso l’abitazione di uno degli affiliati, nel corso di una cena. Ad un certo punto vi era stata una lite tra Iovine ed il fratello di Ascolese, a seguito della quale Fabio Ascolese aveva preso le difese del fratello, estraendo una pistola dalla cintola dei pantaloni e facendo fuoco all’indirizzo di Nunzio Iovine. In un primo momento le ricerche di Fabio Ascolese erano state infruttuose poi, nella tarda serata di ieri, i poliziotti del Commissariato San Giuseppe Vesuviano lo hanno rintracciato a Scafati, dove risiede, nei pressi dell’ospedale, traendolo in arresto. Ascolese dovrà ora rispondere di tentato omicidio, lesioni personali gravi, detenzione e porto illegale di arma da sparo e spari in luogo pubblico. L’arrestato è stato tradotto alla Casa Circondariale di Fuorni (SA).