E così dopo aver perduto l’imbattibilità casalinga, il Savoia mestamente si accomiata col proprio pubblico con un triste uno a cinque, certamente l’avversario non era dei più agevoli, anzi dopo l’ A.C.R. Messina è senz’altro l a squadra che ha mostrato più gioco e tecnica al Giraud.
Si potrebbe recriminare su un pessimo arbitraggio, ma queste sono scusanti di poco conto, quello che si doveva vedere lo si è visto sul tappeto artificiale del Giraud, triangolazioni, ben elaborate, aperture improvvise sulle fasce e quelle due vecchie volpi di Guadalupi nel creare e Mosciaro nel realizzare o nell’ultimo tocco, hanno mortificato un Savoia che certamente non pensava di terminare così, davanti ai suoi affezionati spettatori ed alla fine non c’è stato il saluto alla curva, che ha rifiutato l’happening domenicale.
Annata strana quella dei bianchi, partiti senza il favore dei pronostici, vero, ma da una piazza calorosa e competente quale quella di Torre Annunziata c’era da aspettarsi qualunque cosa e all’inizio è stato così, si veleggiava tra i primi posti nonostante il disastro combinato a Pomigliano, dove un petardo lanciato incoscientemente sul tappeto del Gobbato causò gravi ferite alla mano di uno sfortunato quanto inesperto volontario della protezione civile.
Poi mesi giocati senza pubblico e in sostanza qualche centinaia di migliaia di euro saltati, e poi le vicende societarie, le confusioni dei ruoli e alla fine un repulisti via Vitter con buona parte dei suoi migliori atleti, e l’ingaggio di un torrese doc sulla panchina, indimenticato capitano Sasà Amura, e cambio di gioco, cambio di allenamenti e ancora ci si riaffaccia al proscenio inanellando un filotto di risultati consecutivi e si ritorna a sognare, ma i sogni non finiscono all’alba, ma all’improvviso.
E siamo ad oggi 28 aprile 2013 a raccontare una debacle casalinga quale non se ne ricorda da decenni, ma la storia continua, in sala stampa il Presidente Contino, analizza la situazione e ringrazia tutti per il contributo dato, e poi domenica si preannuncia una passeggiata a Paternò ma subito dopo si comincia già a parlare del prossimo campionato con il solito copione, bisogna vincere, la storia non ammette repliche in negativo, ma nel frattempo si aspettano i bilanci da presentare da parte della cordata Verdezza…si spera in un futuro di normalità…
Ernesto Limito