Castellammare, processione San Catello: cambio di programma

san catelloProcessione di San Catello: cambio di programma che esclude il passaggio del corteo della santa effige dalle strade del centro antico e dallo stabilimento Fincantieri di via Duilio. Le celebrazioni del santo patrono di Castellammare partiranno il prossimo 4 maggio mentre l’uscita della statua di San Catello dalla cattedrale è prevista per la seconda domenica del prossimo mese nelle ore pomeridiane e non di mattina come consuetudine. Dall’arcidiocesi di Castellammare-Sorrento è stato reso noto il programma della manifestazione religiosa che ha spiazzato non poco i fedeli per la rivoluzione del percorso della processione che negli ultimi anni ha già fatto discutere. L’ex sindaco Luigi Bobbio si sfilò dal corteo dopo la sosta sotto la casa di un vecchio boss in via Brin. Questo il nuovo percorso scelto: via Sarnelli, piazza Principe Umberto, via Santa Maria dell’Orto, via Catello Fusco, via Roma, piazza Spartaco, via Rispoli, corso Vittorio Emanuele, piazza Principe Umberto, via Mazzini e ritorno in Cattedrale in piazza Giovanni XXIII. Strade che venivano attraversate dal corteo di fedeli anche nelle precedenti celebrazioni ma solo dopo aver effettuato la tradizionale tappa all’interno dello stabilimento Fincantieri e quindi le altre strade del centro antico. Questo “taglio” del corteo esclude anche l’attraversamento di via Brin. Qui nelle ultime processioni si è concentrata la maggiore attenzione per via della forte presa di posizione dell’ex primo cittadino stabiese Bobbio che segnalò l’inchino della statua di San Catello sotto l’abitazione di Renato Raffone detto battifredo, anziano boss  una volta vicino al clan D’Alessandro di Scanzano. I suoi baci lanciati alla santa effige ed il suo dito puntato dal balcone per ottenere la sosta dei portatori della statua è rimbalzato alle cronache nazionali. Da dire che nelle ultime due celebrazioni – lo scorso mese di gennaio e nel maggio dell’anno passato – grazie alla concertazione del percorso tra Comune e Curia la sosta e l’inchino non si sono ripetuti. Lo stesso ex sindaco stilò un decalogo per i portatori della statua, a sua detta coloro che da anni favorivano l’omaggio al vecchio boss, che dovevano essere “schedati”: consegnare casellario giudiziario e carichi pendenti prima di far poter avere l’onere e l’onore di sorreggere la santa effige. Ora questo cambio di rotta, voluto dal vescovo Francesco Alfano, con il dimezzamento delle strade attraversato dal corteo dei fedeli al seguito di San Catello torna a far discutere ed alimentare polemiche sul rituale religioso in onore del santo protettore di Castellammare.  “È un progetto che i parroci del territorio avevano in cantiere da molto – ha detto il vescovo Francesco Alfano – ed ho accettato la proposta. L’impegno domenicale delle parrocchie è ben noto, ed effettuando la processione nelle ore serali c’è la possibilità di avere una maggiore partecipazione di tutti toccando anche zone diverse della città”.

 

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