Qual è il suo giudizio sui nuovi e vecchi candidati delle sue liste?
Le mie liste sono caratterizzate da consiglieri comunali uscenti che hanno scelto di sostenermi in questa campagna elettorale per le frizioni con Aliberti per la sua gestione amministrativa. Stiamo costruendo una nuova alternativa al PDL con Fratelli d’Italia che vuole partire dalle radici di Alleanza Nazionale ma andare anche aldilà. Questo perché abbiamo una struttura morale diversa. La nostra politica si basa sulla rappresentanza sul territorio e sulla competenza a differenza del berlusconismo deteriore. Inoltre abbiamo anche nuove persone che si affacciano per la prima volta alla politica come liberi professionisti, giovani e imprenditori.
Quali sono le priorità del vostro programma?
Sull’aspetto urbanistico vogliamo ridiscutere del PUC. Non vogliamo ulteriori crescite urbanistiche a danno della vivibilità della nostra comunità. Ci dovranno essere più spazi aperti. Per quanto riguarda il piano di insediamenti produttivi riteniamo che ci debba essere una ridiscussione dello stesso e l’opportunità di far ritornare agli espropriati la proprietà dei lotti. Quindi sarà necessario una nuova spinta per far ripartire il settore industriale.
Cosa condivide e cosa non condivide della giunta Aliberti di cui è stato assessore?
Credo che un buon sindaco si debba confrontare continuamente con gli assessori ed i consiglieri comunali. Con Aliberti questo non è avvenuto anche per la sua personalità prevaricatrice. Non c’è mai stato un confronto democratico. Questa è stata l’unica giunta che ha raggiunto un record per assessori dimessi ed espulsi. La mia candidatura a sindaco è nata grazie all’apporto e alla fiducia di Fratelli d’Italia che non condivideva Aliberti. Perciò io non ho creato nessuna spaccatura. Io contesto la forma di questa amministrazione ma non la sostanza. Essa ha lavorato bene su tutti i progetti di cui io sono stato quasi sempre delegato.
La vostra coalizione riuscirà ad ottenere un largo consenso e chi appoggerete in caso di ballottaggio?
La conta dei voti si farà il giorno successivo alle elezioni. Attualmente c’è una grande disponibilità attorno alla mia persona. Per il ballottaggio nel caso noi non ci saremo,il giorno dopo le elezioni riunirò tutti i candidati e per alzata di mano decideremo la condotta da seguire.
Qual è la vostra posizione sul centro commerciale che dovrebbe nascere a via Cavallaro?
Non fa parte del mio programma. Quando questo argomento arrivò in giunta decidemmo di mandarlo in consiglio comunale,ma non è mai arrivato. Legittimamente il consorzio ha impugnato il provvedimento e deciderà il giudice amministrativo che adotterà una misura con il commissario ad acta. A mio avviso è puerile utilizzare questo argomento in campagna elettorale. Sui centri commerciali è vero che possono depauperare il commercio locale, ma non con una vendita all’ingrosso”.
Aniello Danilo Memoli