Siamo nella primavera 2013 e ci si interroga. Definita la stagione (di sfilate) più strana. Non a torto (pensiamo anche al clima decisamente estivo). Scandita giorno dopo giorno da un tam tam di notizie sulla caduta libera dell’economia globale con un occhio puntato soprattutto su quella italiana. E’ tempo di pensare agli investimenti, per usare il gergo finanziario oggi in voga. Ed ecco una catalogazione delle sfilate secondo le tendenze a maggior tasso di interesse, rilevando i trend a deciso andamento positivo, puntando tutto su quei titoli evergreen, da acquistare per un ritorno assicurato.
-Baseball: in passerella outfit effetto New York Yankees con bluse sporty, maniche arrotondate che ricordano proprio l’attrezzatura dei giocatori e cappellini con visiera. Ovvio, però, tutte le riduzioni del caso.
-Cartolina: saluti da Taormina, Ravello, Amalfi con tanto di francobollo stampate su tuniche, completi tailleur, bluse e tubini. Andare lontano, anche solo con la mente.
-Hawaii: escape mood con fiori e otici, ibiscus, palme e outfit da Honolulu girl. La moda strizza l’occhio a paradisi lontani liberando un certo esprit californiano.
-Lingerie: evanescenti trasparenze e delicate sovrapposizioni palesano un petit soufflé romantico fatto di pizzi, sete brillanti, rasi seducenti e merletti in lieve nuance.
-Romanticismo: dalle t-shirt alle camiciole smanicate eccovi le ruches impreziosire anche i capi più basic sottolineando la frivola femminilità.
-Intrecci: il crochet si fa abito, coprispalle e accessorio. Ora bon ton, ora romantico, ora deciso richiamando le maglie rigide in metallo.
-Dea: divine creature solcano le passerelle avvolte da colature di bronzo, smerigliature di smeraldo e liquefazione di oro. Abiti leggiadri ma divinamente preziosi.
-Coloniale: e sploratrice in controtendenza, invece di avviarsi per le strade del mondo, sceglie i sentieri di città. E si avventura nel traffico con sahariane, bermuda, trench coloniali, robe manteau color sabbia, camicie safari. Un guardaroba basic, di mimetica eleganza da sempre in listino!
-Orientalismi: Tokyo, Calcutta, Pechino, Dubai!Balzo in alto per le piazze orientali che influenzano tagli, decori e stampe.
-Spalle: perentorie, decise, molto sicure di sé. Pump up the volume!! Come negli ’80. E i “power suit” tornano di gran carriera.
-Righe: grafiche, arty o marinare, segano immancabilmente un diagramma in salita.
E per concludere? Ecco gli inevitabili: drappeggi! In un Olimpo di abiti goddess daa sogno come quelli sfoggiati da Afrodite e Jackie Kennedy. Per vestire i panni e i (panneggi) delle grandi divine dello stile.
Buon investimento, dunque!!
M.Chiara D’Apolito