Non è trascorso neanche un mese dall’insediamento in Consiglio regionale e già una proposta di legge è targata Flora Beneduce. Si tratta del disegno di legge regionale “Norme in materia di tutela della concorrenza nel settore della distribuzione commerciale”, stilato insieme con l’onorevole Fulvio Martusciello.
“Questa proposta vuole mettere la Campania al passo con l’Europa e con le più dinamiche regioni italiane – spiega Flora Beneduce -. Infatti, recependo la liberalizzazione delle attività di servizi previste dall’ordinamento comunitario, punta a promuovere le attività economiche, semplificando le procedure amministrative e affermando il principio che l’esercizio dell’attività commerciale è libero. Ovviamente, si prevede un controllo pubblico, preventivo o successivo, a tutela dell’interesse generale, che garantisca la compatibilità con il sistema normativo europeo”.
Ma quali sono gli obiettivi perseguiti? Il disegno di legge ne prevede diversi, che vengono ben sviluppati nei sei capitoli del testo. In primis, ci sono il pluralismo delle strutture distributive, la libertà di concorrenza, e la libertà di impresa e stabilimento. Se questo è il cuore della proposta dei consiglieri Beneduce – Martusciello, ci sono altri punti particolarmente rilevanti, come gli incentivi per l’apertura di esercizi commerciali nei centri storici, con il fine di rivitalizzarli. E proprio per la riqualificazione delle attività commerciali nei centri storici e dei centri commerciali naturali, c’è una novità dirompente per la Campania: con il DdL regionale viene istituito un Fondo, che sarà alimentato con le somme derivanti dall’incremento del 20% degli oneri di urbanizzazione primaria dovuti per la realizzazione delle grandi strutture di vendita ubicate fuori dai centri urbani. La proposta, dunque, favorisce l’insediamento degli esercizi di vicinato nei centri storici e nei centri urbani, e prevede la presenza di medie strutture nei centri urbani e quella delle grandi strutture di vendita nelle aree periferiche. Infine, il DdL punta alla riconversione a destinazione commerciale di impianti produttivi completamente dismessi da almeno tre anni.
“In questo modo, vengono fissati dei criteri di programmazione urbanistica, in linea con la sostenibilità ambientale dell’intero sistema commerciale campano e con le esigenze di promozione di assetti di mercato maggiormente concorrenziali – continua l’onorevole Beneduce – . I risultati dovrebbero essere tangibili in tempi ristretti: il consumatore sarà più tutelato e avrà maggiore libertà di scelta e la rete distributiva verrà modernizzata e implementata, anche grazie all’innovazione tecnologica ”.