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Napoli, false onlus per rete traffico rifiuti

CarabinieriStamattina all’alba, sono stati eseguiti 32 arresti riconducibili ad una delle tre tranche dell’inchiesta sul traffico di merci miste, cibi avariati farmaci scaduti escrementi e rifiuti tessili prelevati dalla Germania e smerciati in Asia, America Latina ed India. L’inchiesta è della Dda di Napoli, coadiuvata dai carabinieri del Noe (Nucleo Operativo Ecologico) di Napoli. Secondo gli investigatori, le merci deteriorate, venivano etichettate con una scritta riportante la dicitutura “merci recuperate”. selezionate ed igienizzate, ma in realtà alle merci in questione, non veniva sottoposto alcun tipo di trattamento. Lo smercio di questi prodotti, secondo i Carabinieri del Noe di Caserta, era praticato su vasta scala. Un’altro filone dell’inchiesta riguardava le false ONLUS, che in realtà erano associazioni dedite al traffico illecito dei rifiuti, avvalendosi spesso dell’ausilio di Associazioni Umanitarie, approfittandone per portare avanti tale commercio, facendo spesso riferimenti alla carità cristiana per meglio condurre le loro attività. Questa fitta rete, ha permesso che alcuni degli arrestati, riusciva ad imporsi in alcuni  dei comuni interessati, riuscendo ad avere l’affidamento esclusivo degli indumenti usati. La terza parte del filone, ha portato a conoscenza del fatto che alcune famiglie, senza previa autorizzazione, si occupavano della raccolta di indumenti usati, selezionando quelli da poter recuparare lasciando quelli in cattive condizioni nei cassonetti dell’immondizia. Per tutti gli indagati, è stata emessa dal Gip di Napoli su ordine della Dda di Napoli, un provvedimento di custodia cautelare con l’accusa di ” associazione a delinquere finalizzata alla realizzazione di attività organizzate per il traffico di rifiuti”. La prima grande inchiesta di questo filone, risale al 2011, dove intercettazioni dei carabinieri, hanno portato al delineare questo tipo di attività, equamente ripartito tra le varie organizzazioni nei vari territori- dal napoletano all’avellinese passando per il casertano ed il beneventano.

Luciano Annunziata

 

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