E’ l’applicazione della condanna comminata al nostro paese dalla Corte europea nel Luglio 2012 che può portare ad una multa fino a 300milioni di euro e al blocco delle risorse europee per l’Italia su acque e depurazione. La Campania è una delle Regioni con maggiori ritardi e lacune. Ad oggi molti progetti sono solo sulla carta e diversi cantieri sono fermi. La Campania è tra le poche che non ha approvato una riforma del sistema idrico integrato. “Stupisce che questo tema non sia al centro dell’attenzione delle forze politiche,delle Istituzioni e degli stessi organi informativi-ha dichiarato Paolo Persico-della rete Faro del Sarno. Tra poco rischiamo di trovarci in una situazione peggiore di quella dei rifiuti se non produciamo subito atti di riforma e provvedimenti amministrativi per sbloccare i cantieri e accelerare le gare. Emblematica saranno le vicende del riavvio dei lavori depuratore di Punta Gradelle e del completamento delle opere per il Sarno.Nei prossimi giorni informeremo i parlamentari campani della gravità della situazione e della necessità di una immediata iniziativa politica e istituzionale –ha concluso Paolo Persico”