Torre del Greco, processo Deiulemar: il Comune non si costituirà parte civile

DeiulemarIl sindaco di Torre del Greco Gennaro Malinconico chiarisce alcuni aspetti della vicenda Deiulemar, di seguito le sue dichiarazioni.

“Ribadisco che il Comune non si costituirà parte civile nel processo penale a carico della Compagnia di Navigazione in quanto non esiste alcun presupposto giuridico che possa, anche solo minimamente, legittimare tale azione. A questa amara conclusione sono giunto dopo avere effettuato – sulla base delle mie competenze professionali – ricerche e approfondimenti giurisprudenziali volti a individuare qualche presupposto utile alle scopo. Ma la legge è chiara e non si rinviene, in giurisprudenza, alcuna sentenza che apra qualche spiraglio. Questa conclusione mi è stata inoltre confermata da una decina di esperti della materia – colleghi di consumata esperienza, professori universitari ed esponenti del mondo giudiziario – che ho consultato, in via informale, per raccogliere autorevoli pareri sul punto. Ebbene, tutti (senza eccezione alcuna!) hanno convenuto sull’assoluta inopportunità che il Comune si costituisse parte civile visto che tale azione sarebbe stata inevitabilmente respinta.

Ritengo dunque che sia meramente strumentale ogni affermazione, come quelle già circolate sui social network e riportate oggi dagli organi di stampa, che sostiene il contrario. E comunque, per non lasciare nulla di intentato, informo che ho provveduto a contattare personalmente l’on. Luigi Gallo affinché mi rendesse edotto circa i presupposti che, come egli scrive, “renderebbero del tutto plausibile, dal punto di vista tecnico-legale, la costituzione del Comune di Torre del Greco nel processo penale a carico dei soci della Deiulemar”. Peccato, però, che neppure l’on. Gallo sia stato in grado di indicarmi, nel concreto, quali fossero tali presupposti “tecnico-legali”.

Mi permetto quindi di osservare che – vista la delicatezza delle questione – sarebbe opportuno usare maggiore cautela prima di esprimere considerazioni destituite da ogni fondamento tecnico. E, magari, provare anche a leggere le carte prima di veicolare notizie false. Se lo avesse fatto, l’on. Gallo non avrebbe aggiunto che la famigerata Relazione commissionata dal precedente Sindaco  “prospettava la possibilità di seguire la vicenda in tutte le sedi giudiziarie (civili e penali)”. Sarebbe bastato dare uno sguardo anche solo alla sua premessa per accorgersi che la Relazione afferma esattamente il contrario… La Relazione è pubblicata sul sito web del Comune, chiunque può verificarlo”.

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