
“Da tre anni – afferma il Sindaco, Carmine Esposito – ho chiesto con forza, con rabbia e con determinazione il raddoppio delle corsie della SS. 268, soprattutto perché rappresenta una delle vie di fuga individuata da anni in caso di risveglio del Vesuvio. Una via di fuga prevista dalla legge regionale 21/2003, come altre da realizzare nei comuni ricadenti nella zona rossa, che fin dalla campagna elettorale ho iniziato a contestare perché inadeguata, facendo una vera e propria battaglia per ottenere il cambiamento della norma e la realizzazione da parte della Regione delle infrastrutture previste dalla stessa legge sulla zona rossa. Ho chiesto certezza delle responsabilità e messa in sicurezza dell’asse viario, perché è resa pericolosissima dalla scarsa segnaletica e illuminazione, ma anche dai sorpassi azzardati e dalla guida spericolata. L’ho anche chiusa, per far pulire tutto il tratto che insiste sul nostro territorio ed ho chiesto ed ottenuto dalle Forze dell’Ordine posti di blocco periodici alle rampe di accesso su via Romani e via Pomigliano. Oggi, di fronte all’ennesima tragedia, tutti si riscoprono salomonici e, in modo strumentale, dicono che è una strada nata sbagliata, parlano di petizioni per la chiusura, di raccolte di firme, di occupazione. Sono tre anni che ne ho fatto quasi una battaglia personale, perché ero il solo a gridare “basta morti”, ad avere il coraggio di chiuderla, a coinvolgere i Sindaci, a scrivere al Prefetto e sono stato anche deriso. Nessun organismo politico o associazione ha ascoltato i miei appelli sulla necessità di aprire un fronte unito di Sindaci, associazioni e cittadini per ottenere al più presto il raddoppio delle corsie ed aumentare la sicurezza, né le mie chiare esternazioni contro episodi così allucinanti. Lo sto dicendo da tre anni e mi sembra molto strano che solo adesso tutti si riscoprono “salvatori della patria”. La SS. 268 va raddoppiata e messa in sicurezza ed io sto facendo tutta la mia parte, nel tratto che incide su Sant’Anastasia, per assicurare la presenza sulla Statale della Polizia Municipale, munita di autovelox a fare da deterrente, rispettando il programma concordato in prefettura. E’ questa la strada da perseguire con ostinazione e da raggiungere rapidamente: raddoppio e messa in sicurezza”.