“La nostra è già una piccola vittoria, che incoraggia a non considerare insormontabili alcuni dogmi della società.
Le due categorie principali secondo le quali si ordina il mio universo sono il Bene e il Male. Io abito e voglio abitare la ragione del Bene, in cui regnano indissolubilmente unite la felicità e la virtù. Motivo per cui ho sposato con calore questa lista che più si avvicina ai miei ideali.
La realtà di oggi smentisce purtroppo l’essenziale; i miti e i clichés prevalgono sulle verità e trovo assurdo e criminale far trasmettere le regole di un gioco e non far acquisire una reale cognizione ai cittadini.
In questo momento, noi ragazzi dobbiamo cercare di convertire la passività generale in sfida, i nostri obiettivi traboccano di vitalità. Decisamente, con la nostra disinvoltura ed il nostro coraggio, dimostriamo di essere gente speciale.
Vivere senza aspettarsi nulla è alquanto spaventoso, ed è un gran piacere per me collaborare con loro, sollevando col coraggio il velo opaco delle cose.
I miei sentimenti verso Palma si sono rafforzati nel corso degli anni ed è commovente vedere gli altri ragazzi adattarsi con tanta semplicità ad una condizione per certi versi così meschina; caratterizzata dalla piccineria dei pregiudizi sulla nostra giovane età. La nostra non è un’esuberanza disordinata, la nostra franchezza dovrebbe prendere la forma della sana provocazione e sembra quasi che per qualcuno quest’audacia rasenti lo scandalo!
Vorrei tanto che i Palmesi tutti non vedessero nel nostro impegno un marchio d’infamia, ma un segno di elezione.
Semplicemente non siamo rimasti insensibili ai problemi sociali, né vogliamo assolutamente perdere tempo in parabole morali”.
Parla così la giovanissima candidata consigliera Frida Fernando (24 anni), laureanda in Giurisprudenza e originaria dello Sri Lanka. Accanto a lei, il candidato alla poltrona di primo cittadino Buonagura, a cui ho posto le seguenti domande.
Vorrei cominciare chiedendole chi è Alfonso Buonagura nel quotidiano, di cosa si occupa, e come è cominciata la sua carriera politica?
Sono un’ insegnante precario di educazione fisica, il cui impegno nel sociale nasce da esperienze associazionistiche. Ho iniziato a fare teatro ad otto anni, volontariato a quindici, sono stato per tre anni promotore di corsi teatrali. Attualmente mi occupo dell’associazione culturale “Gli Amici del Cuore” qui a Palma Campania, nelle vesti di presidente.
La mia vita si è sempre divisa fra la scuola e il contatto diretto con i giovani, allo scopo di comprenderli e cercare nel mio piccolo di indirizzarli verso le giuste esperienze.
Mi sono avvicinato alla politica vera e propria identificandomi negli ideali del centro sinistra, perché ho trovato nel Partito Democratico e nei membri di Sel giovani motivati e orientati al cambiamento.
Quali sono i punti chiave del vostro progetto e perché i cittadini dovrebbero votare per Palma Democratica?
Perché votare l’amministrazione uscente significherebbe affidarsi a chi per cinque anni non ha mantenuto le promesse fatte. Palma Campania è cambiata in peggio, ci siamo tristemente aggiudicati una viabilità da terzo mondo, una zona industriale al collasso e senza servizi. Siamo stati amministrati da personaggi poco trasparenti e interessati solo al proprio profitto.
Noi invece, proponiamo il “cambiamento”, già a partire dalle cifre anagrafiche della nostra lista, la cui età media è di ventisei anni. Siamo tutti alla prima esperienza politica qui a Palma e soprattutto nessuno dei miei ragazzi appartiene alle potenti famiglie politiche locali.
Nella sua lista sono presenti ben otto donne, una maggioranza notevole. Qual è la sua opinione riguardo la presenza femminile all’interno dell’amministrazione pubblica?
Le ho scelte personalmente, perché ho sempre creduto che in determinati ruoli le donne abbiano una marcia in più. Perché credo nella parità dei sessi, nell’uguaglianza. Se dovessi diventare sindaco istituirò uno “sportello ascolto” per il gentil sesso. In Italia purtroppo, vantiamo il doloroso record di più di centoventi donne uccise l’anno, di cui due proprio a Palma Campania. Vogliamo combattere lo stalking, le sofferenze, la violenza domestica.
Cosa pensa del divario fra la vostra formazione, incompleta nei suoi sedici membri, e quella dell’amministrazione uscente? A suo parere, il fatto di essere in minoranza potrebbe comportare difficoltà in futuro?
La nostra lista è incompleta perché siamo una coalizione i cui valori sono prettamente di centro sinistra. Siccome non abbiamo riscontrato questa stessa ideologia in ulteriori possibili membri, abbiamo preferito non aggregarci con soggetti che non rispecchiano la nostra storia. Per cui “meglio perdere da uomini di sinistra che da ibridi politici a cui non apparteniamo”.
Andiamo avanti con dignità, nonostante non ci siano al momento le forze economiche necessarie per una giusta ed equa propaganda. Continuiamo a credere con entusiasmo nella voglia d’innovazione, che sono sicuro accomuni l’ottanta per cento dei giovani di questo paese.
Data la sua scelta di dedicarsi alla politica, vorrei conoscere il suo pensiero riguardo il connubio fra cultura e politica. Avete delle idee in proposito? Eventi in programmazione?
Nel caso in cui vincessi le elezioni, la cultura sarà uno dei punti chiave dei cinque anni di governo. Perché per me “cultura” è fonte di ricchezza, anche nel senso materiale del termine. È un elemento che reca sviluppo, benessere, novità.
Basta pensare al “Carnevale”, fiore all’occhiello di questo paese, oggi infelicemente sorpassato. È nostra intenzione rilanciarlo, promuovere i giovani talenti, Palma è piena di scrittori e pittori. Io stesso continuerò a recitare anche se diventassi sindaco.
Francesca Coppola