La candidatura del sacerdote Nicola De Maria nella lista dei “Cristiani Democratici”, per le elezioni amministrative del Consiglio
comunale di Sant’Agnello, è stata appresa “con dolore” dall’ arcivescovo di Sorrento-Castellammare di Stabia,
monsignor Francesco Alfano, che chiede al presule di “rinunciare” alla candidatura e di “togliere dalla porta della chiesa di San Biagio ogni riferimento elettorale”. Lo comunica l’ufficio stampa della curia arcivescovile di Sorrento-Castellammare di Stabia.
L’arcivescovo gli ha fatto consegnare, dal vicario generale, don Catello Malafronte, una lettera nella quale ricorda al sacerdote alcuni canoni del Codice di diritto canonico, come pure alcuni passaggi del Decreto conciliare “Presbyterorum Ordinis” e della Costituzione conciliare “Gaudium et spes”, nei quali si chiarisce che “la missione propria del sacerdote, come della Chiesa, non è di ordine politico, economico o sociale, ma religioso” sia che “é fatto divieto ai chierici di assumere uffici pubblici che comportano una partecipazione all’esercizio del potere civile” e ancora che i chierici non devono fare parte attiva “nelle elezioni politiche o nella
direzione di associazioni sindacali”.
“Avevamo ragione nel criticare aspramente la candidatura di questo parroco – spiegano il prete anticamorra Don Aniello Manganiello ed il responsabile regionale dei Verdi Ecologisti Francesco Emilio Borrelli – che ha violato totalmente il diritto canonico e danneggiato fortemente l’ immagine della Chiesa. Inoltre un prete non promette con i soldi del Vaticano 150 euro mensili ai disoccupati locali in cambio del voto o usa la la parrocchia come comitato elettorale tappezzandola di manifesti. Don Nicola De Maria ha fatto danni notevoli comportandosi anche come il peggiore dei politici”.