Terme di Stabia, il sindacato Fesica: “Vogliamo la riorganizzazione aziendale”

terme di stabiaMissiva della Rsa Fesica Confsal scrive al direttore generale e all’amministratore unico delle Terme di Stabia dopo l’archiviazione del caso “cure fantasma”.

La R.s.A. Confsal-Fesica(aziendale)apprende con grande soddisfazione, la notizia giornalistica apparsa circa la definitiva archiviazione dell’inchiesta “Cure Fantasma”, nella quale erano stati coinvolti nostri colleghi  per presunte truffe, ai danni del S.S.R. e sulla quale la Procura Oplontina, non ha mancato di sottolineare come sia necessario provvedere ad una diversa organizzazione del lavoro e delle risorse umane.

Le affermazioni e le considerazioni alle quali la Procura  è arrivata, suonano alle nostre orecchie come note di piacere, giacché  da tempo, abbiamo sollevato la questione su una diversa e migliore organizzazione del lavoro, ma sopratutto su una opportuna assegnazione di ruoli, che da una parte sono presenti in azienda, ma dall’altra non vedono un pieno riconoscimento nella forma e nella sostanza giuridica dei ruoli medesimi.

La nostra posizione, è oramai a Voi nota, d’altronde abbiamo sempre e comunque cercato di avere fin quando è stato possibile, convergenza d’intenti con gli sforzi da Voi profusi, tali convergenze, spesso sono state scambiate per sinonimi di consociativismo o di assuefazione ai voleri del Management Termale.

Noi, non rinneghiamo quanto abbiamo fatto nell’interesse dell’azienda e delle maestranze, anzi queste nomee non ci hanno mai visto recedere dalle nostre posizioni, pur essendo spesso molto difficili da sostenere, poiché non tutti hanno avuto il coraggio di sostenere che, l’azienda doveva e deve cambiare pelle, organizzarsi in maniera diversa, avere ruoli chiari e riconducibili alle persone affidatarie.

Siamo sempre e comunque, un Organizzazione Sindacale nella quale, l’azienda ha trovato l’opportunità di avere quella piena disponibilità, anche nelle fasi calde delle annose vicende termali, abbiamo altresì sempre espresso la nostra, nella logica della dialettica, che sussiste nei rapporti tra Azienda e Sindacato.

Bene, se ancora oggi siamo convinti ed affermiamo che le Terme, devono essere un patrimonio che non può essere dissolto, le risposte a queste nostre affermazioni sono evidenti nella nostra ultima lettera, indirizzata alle Istituzioni locali ed al mondo che ruota intorno all’economia cittadina.

Nel solco di questi ultimi 12 mesi, anche se non abbiamo condiviso in toto, alcune delle scelte operate sul personale anche in vigenza di CIG, non abbiamo mai alzato i toni, minacciando denunce nei confronti dell’azienda, anzi abbiamo sempre fatto leva sugli obiettivi che queste operazioni dovevano far raggiungere all’azienda, purtroppo i fatti ci hanno dato ragione e con un pizzico di orgoglio e d’immensa soddisfazione, abbiamo appreso che finalmente si è giunti ad una decisione storica, ossia nominare di fatto una delle figure essenziali per il buon andamento aziendale.

La nostra soddisfazione, però non può essere massima, perché ritornando alle note vicende giudiziarie di cui abbiamo fatto un breve tratteggio, dobbiamo richiedere ancora una volta la definitiva chiusura della questione organizzativa interna della nostra azienda, cosa che è stata evidenziata anche dalla Procura in maniera generica, poiché pur pagando profumatamente alcune persone per non meglio e specificate responsabilità e visto quanto accaduto, non resta altro che dire: “l’avevamo detto e ribadito più volte, riorganizziamoci”

Le richieste che nuovamente avanziamo, si basano essenzialmente su quanto sottoscritto tra la scrivente O.S. ed  Amministratore Unico dell’azienda termale, in data 10 Maggio 2012 regolarmente depositato ed agli atti aziendali.

Tale accordo risulta ad oggi inapplicato, anzi paradossalmente si è pensato bene di transigere vertenze con alcuni lavoratori, trasformare contratti in essere, disattendendo invece quanto discusso e concordato nelle more dell’accordo.

Siamo consapevoli che oggi, vi sono priorità e difficoltà enormi, ma come avviene in tutte le aziende, proprio nei momenti di difficoltà estrema, bisogna trovare il coraggio di osare, quindi necessita mai come ora il dovere da parte Vostra di donare una speranza al futuro di quest’azienda, procedendo speditamente verso una riorganizzazione del personale, come d’altronde più volte è stato anche affermato in passato e recentemente dall’Amministratore Unico ed anche dall’attuale Direttore Generale.

La speranza Nostra, risiede innanzitutto nel proseguire nell’immediato  alla ripresa delle attività aziendali, cui deve seguire l’assegnazione di quei ruoli, delle migliorie contrattuali non più differibili nel tempo e che trovano, un valido aggancio in quanto da Voi già attuato in questi ultimi mesi.

Siamo certi, che troveremo insieme quelle soluzioni idonee alle necessità ed al futuro lavorativo delle maestranze, che oramai da troppo tempo sono in attesa di vedere affermate le loro aspettative e le loro legittime ed acclarate posizioni lavorative.

R.S.A.  Confsal- Fesica

 

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