Come nasce, dott.ssa Di Nocera, questa sua candidatura?
Questa candidatura nasce da un impegno che viene da lontano, essendo da tanti anni impegnata in politica. A maggior ragione, in questo momento così difficile per la città di Castellammare di Stabia.
Viene da associare il suo cognome a quello del noto sindacalista Enzo Di Nocera. Il lavoro rappresenta una delle priorità per la città di Castellammare. Quali sono le linee che il suo schieramento intende seguire?
Mio padre aveva la passione per gli altri, pronto ad aiutare i più deboli, in particolar modo gli anziani. Una delle prime cose che farò da consigliere comunale, sarà proprio quella di ritornare a porre l’accento sulle politiche sociali, ignorate dalla passata amministrazione. Senza dimenticare che le politiche sociali creano posti di lavoro per gli operatori di quel settore. Riguardo il lavoro, la città, parliamoci chiaro, versa in uno stato disastroso. Basti pensare alla crisi Fincantieri e alle Terme di Stabia. Si può uscire da questa situazione creando un fronte comune Amministrazione-Governo centrale, per il rilancio del lavoro a Castellammare.
Dopo tre anni di centro-destra, quale bilancio si sente di fare per la città di Castellammare di Stabia ?
Il bilancio è disastroso, non solo dal punto di vista politico e urbanistico, ma anche morale. Abbiamo lanciato un appello contro il voto di scambio, sostenendo la petizione del gruppo Abele e dell’associazione Libera. Noi chiediamo come cittadini, aderendo alla petizione per la modifica della legge 416, che la legge sul voto di scambio vada a punire non solo il passaggio di denaro in cambio di voti , ma anche quello, ancora più grave data la crisi che stiamo vivendo, di posti di lavoro. La lotta alla corruzione deve unire tutta la cittadinanza e le istituzioni.
Ritiene che le donne possano avere una marcia in più e risultare, dunque, decisive per la prossima tornata elettorale?
Le donne hanno sicuramente una marcia in più. La Regione Campania è stata una delle prime regioni ad avere la legge sulla doppia preferenza di genere. Le donne fanno di più e meglio. Avremo, di conseguenza, tante donne in consiglio comunale, almeno il 30% dei consiglieri effettivamente eletti. Il contributo delle donne sarà decisivo per il cambiamento della città di Castellammare di Stabia.
Dato il suo ruolo di insegnante, la coalizione di cui lei fa parte – Castellammare Bene Comune – come intende porsi nei confronti del ricco patrimonio archeologico e culturale della città?
Nel programma di Nicola Cuomo viene posta molta attenzione nei confronti di queste problematiche. In extremis, siamo riusciti a partecipare al bando per l’assegnazione di fondi da destinare al trasferimento dell’Antiquarium dalla scuola media “Stabiae”, dove attualmente si trova, alla reggia reale di Quisisana. Dobbiamo legarci a città come Pompei, dal grandissimo richiamo turistico, inserendo Castellammare in un itinerario culturale, che trasformi la città in un polo di attrazione turistica e culturale. Primo punto di partenza sarà la realizzazione di un censimento dei principali monumenti della città. In parallelo, sensibilizzare la collettività alla cultura e al patrimonio archeologico e culturale del territorio stabiese. Quindi, il ruolo centrale della scuola. Ma sono ottimista sotto questo punto di vista: Castellammare è piena di gente motivata e di grande senso civico. Tuttavia, per fare tutto questo è necessario, prima di tutto, avere un’amministrazione seria e onesta, che possa portare alto il nome della città di Castellammare.
Angelo Mascolo