Il Movimento Popolare ha visto la luce alla vigilia delle politiche di febbraio quando una vasta rappresentanza di esponenti dell’Udc provinciale di Napoli, capitanata, tra gli altri, dallo stesso Langella, oltre che dai consiglieri Massimo Filoia e Luigi Sorianiello, rispettivamente presidente e vice presidente del MpC (fondato, tra gli altri, anche dal dottor Stanislao Pennacchio), decise di abbandonare le liste centriste, in aperto contrasto con le mosse e le scelte strategiche operate dall’Unione. Sotto accusa era finita, in quella circostanza, la decisione del partito di schiacciarsi sulle posizioni del premier Monti e l’incapacità del movimento di Casini di valorizzare la classe politica locale.
Il Movimento Popolare Campano – Il Vero Centro, nelle parole dei suoi fondatori: punta a diventare un “movimento di territorio”, trasformandosi, nel giro di poco tempo, in una sorta di “ago della bilancia per le politiche del centrodestra in Campania”.