San Giorgio a Cremano, prove tecniche di “larghe intese”

Scognamiglio GiampaoloProve di larghe intese per il governo della città. Dopo il varo dell’esecutivo Letta, gli amministratori locali iniziano a domandarsi se tale esperimento politico possa interessare anche la cittadina alle falde del Vesuvio. Pare che molti, a partire dal sindaco Domenico Giorgiano, stiano ipotizzando che un nuovo laboratorio politico, costituito dalla maggioranza e pezzi dell’opposizione, possa funzionare e produrre i suoi frutti in tempi di pesante crisi economica e forte sfiducia da parte dei cittadini verso la politica e i partiti. Alcuni giorni fa, il primo cittadino lanciò un appello all’unità, sollecitando il consiglio comunale a lavorare sinergicamente in un momento così drammatico e difficile come quello attuale nell’interesse esclusivo della città, superando le differenze e gli schemi ideologici che hanno contraddistinto la vita politica degli ultimi anni. A tale appello hanno aderito in maniera convinta il consigliere provinciale Giampaolo Scognamiglio, fondatore dell’Alleanza dei Moderati, lista presentatasi alle ultime elezioni amministrative in opposizione a Giorgiano e il consigliere comunale (sempre AdM) Giuseppe Curcio:«Riteniamo importante – spiegano i due consiglieri – mettere al centro della nostra azione innanzitutto il nostro territorio, che ha bisogno dell’impegno di ognuno. E’ una fase economica e sociale drammatica che deve unire tutti nell’interesse della città per farle superare senza particolari traumi questo momento di crisi sociale ed economico così complicato». Di tutt’altro avviso gli altri tre consiglieri comunali, tra cui il capogruppo dei Moderati Aquilino Di Marco:«Non siamo disposti a partecipare ad alcun tipo di governo cittadino di “larghe intese”- dichiarano Di Marco, Ciro Di Giacomo e Mario Sesto – e ribadiamo la nostra linea di netta opposizione alla giunta Giorgiano ed alla maggioranza che la sostiene. Qualunque eventuale accesso di esponenti politici un tempo vicini all’opposizione in giunta, sono da considerarsi semplici “cambi di casacca” eseguiti a titolo personale e senza i nostro appoggio. Non abbiamo mai pensato di tradire il mandato dei nostri elettori i quali ci hanno voluti come rappresentanti dei cittadini in consiglio comunale collocati all’opposizione e avversi al “malgoverno” del centrosinistra e del sindaco Giorgiano». Le schermaglie e la evidente spaccatura in seno al partito moderato scaturiscono dalla possibilità, sempre più probabile, che Scognamiglio possa entrare a far parte dell’amministrazione. Giorgiano sarebbe intenzionato ad effettuare un mini rimpasto. Da tempo si vocifera in città che il sindaco potrebbe decidere di “aprire” all’Api, ciò non escluderebbe l’ipotesi di fare spazio anche ad un altro elemento di assoluta novità. La nomina dell’assessore all’Ambiente Francesco Emilio Borrelli (Verdi) a portavoce del primo cittadino Giorgiano, che numerose polemiche ha scatenato tra i banchi dell’opposizione, sembrerebbe dare un’ulteriore accelerazione a tale passaggio. Intanto il sindaco non si sbottona:«Sentiti i partiti di maggioranza sceglierò come riempire la casella lasciata vuota da Borrelli, siamo in fase di decisione, ci sono diversi aspetti da considerare e poi si deciderà».
Claudio Di Paola

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