Scafati, crisi settore sociale. Aliberti: “potrei dimettermi da Presidente del Piano”

Pasquale AlibertiRelativamente alle rimostranze degli operatori sociali e ai contratti degli stessi in scadenza, il Sindaco dichiara quanto segue:

 “Scafati tra i comuni del Piano di Zona, ambito 14, nonostante la situazione di criticità complessiva, è ad oggi il comune che ha avuto la capacità di organizzare i servizi sociali più efficienti della Campania e di captare risorse aggiuntive dalla Regione Campania e dalla Comunità Europea, come mai era stato fatto in passato. Ultimo è il finanziamento di 1.200.000,00 euro ottenuto  questa settimana, nell’ambito del POR CAMPANIA 2007/2013 FESR per il centro polivalente per minori a Mariconda, dove saranno realizzate attività improntate alla formazione per la legalità e offerte nuove opportunità occupazionali per il sociale.  Un risultato, anche questo della capacità di questa amministrazione di strutturare progetti validi.

Pur non avendo approvato ancora il Bilancio, in attesa che si realizzi una nuova forma giuridica alternativa al Piano di Zona, ho dato mandato ai responsabili, nell’ottica di autotutelare in via transitoria il Comune di Scafati, di non interrompere le prestazioni degli operatori del Piano impegnati nelle attività socio-assistenziali con fondi esclusivi del Comune e di dare continuità ai progetti IRIS e GRISU, in capo all’Acse, pur non essendoci al Piano personale per scadenza contrattuale. Ho scritto, nel contempo, agli altri sindaci del coordinamento affinchè gli stessi agiscano allo stesso modo. Se questo non dovesse accadere, in presenza di una diversa strategia dei colleghi sindaci, anticipo le mie dimissioni da Presidente del Piano.

Non è giusto che su Scafati si scarichino le responsabilità di ben 12 comuni e che il Sindaco diventi bersaglio di qualche dipendente che viene strumentalizzato, in modo squallido, alla vigilia della campagna elettorale. Intanto, il nostro lavoro ha già raccolto i primi frutti. La settimana prossima cominceremo a pagare le cooperative e gli operatori grazie ai fondi, circa 900.000,00 euro, ovvero il primo acconto del 50% sull’annualità 2010-2012, che siamo riusciti a sbloccare in Regione Campania. Riteniamo di aver fatto tanto, anzi tantissimo e di aver raggiunto risultati impensabili in questo periodo di rigore”.

 

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