“Forse l’ex guardasigilli Paola Severino – sostiene il candidato sindaco di Castellammare – non è mai venuta a Torre e non ne conosce lo stato di arretratezza. In città come le nostre, è fondamentale poter disporre di tanti presidi della legalità”.
Per l’avvocato, più volte presidente della camera penale del tribunale oplontino, questa misura assesterà un colpo letale al corretto svolgimento dei processi. “Torre Annunziata – avverte – non può e non deve ricevere un numero così abnorme di cause, di giudici, di avvocati e di testimoni. Sarà un provvedimento fallimentare che mortificherà la ragionevole durata dei processi. Giusta la spending review, ma solo se ci sono i presupposti. In questo caso sono assenti – aggiunge – e la giurisdizione, anziché guardare al futuro, tornerà indietro di almeno 30 anni”.