Scafati, Aliberti convoca l’Assise in campagna elettorale: è polemica

comune ScafatiIn queste ultime settimane che mancano alle amministrative del 26 e 27 maggio a Scafati si sta consumando una campagna elettorale all’ultimo sangue con attacchi da una parte e dall’altra. Il sindaco uscente Aliberti ha pensato di gettare un bel po’ di fumo negli occhi ai cittadini realizzando le solite opere da campagna elettorale: strade asfaltate, lavori di riqualificazione stranamente ultimati in vista delle elezioni a Mariconda, e completamento dei marciapiedi. Infine la provocazione di un ultimo consiglio comunale su alcune questioni delicate come l’apertura del centro commerciale in via Luigi Cavallaro. “Chiedo l’intervento del Prefetto per vigilare sull’andamento anomalo della gestione Aliberti – ha detto il candidato a sindaco Salvati – l’articolo 38 del Testo Unico degli Enti Locali parla chiaro: dalla data di inizio dei comizi elettorali non possono essere convocati consigli comunali se non in via straordinaria ed urgente. Il sindaco uscente, pertanto, non avrebbe potuto convocare un’assise avente all’ordine del giorno due varianti urbanistiche (via S. Maria la Carità e Consorzio Investire Futuro) che, a sette giorni dalle elezioni, hanno il solo fine propagandistico e non costituiscono un argomento “urgente”. Con il suo modus operandi anomalo, Aliberti ha messo in atto un utilizzo incongruo della macchina comunale commettendo, di fatto, un abuso istituzionale. È questo che costituisce la vera emergenza democratica per la quale chiediamo l’intervento del Prefetto. Non certo il centro commerciale che lui intende strumentalizzare solo perché oggi la sua credibilità politica è pari a zero. Aliberti oramai impaurito dinanzi al dissenso dimostratogli dai suoi ex elettori, si è reso conto di aver perso la sua capacità di raggirare i cittadini con le sue bugie e teme di tornarsene a casa e perdere la sua tanto amata poltrona. Pertanto, non accetto nessuna lezione di moralità: la mia storia politica e la mia appartenenza sociale dimostrano chi sono, e le mie scelte sono il frutto di quella dignità che preservo e che lui, di contro, ha perso da tempo”.

Aniello Danilo Memoli

Donazione sostieni il Gazzettino Vesuviano