Mettiamo fuori gioco la camorra

libera1Sarà disputata in memoria di Simonetta Lamberti la seconda edizione di METTIAMO FUORI GIOCO LA CAMORRA, triangolare di calcio promosso dal Coordinamento Provinciale di Libera Salerno e da Libera Campania Sport.
Simonetta era una bambina di appena 11 anni. Fu uccisa da un sicario della camorra nel corso di un attentato il cui obiettivo era il padre, il giudice Alfonso Lamberti, procuratore di Sala Consilina, con il quale stava rincasando in auto a Cava de’ Tirreni dopo una giornata trascorsa al mare. La piccola Simonetta, ricordata come la prima di una serie di bambini vittime innocenti per particolare crudeltà durante le guerre di camorra degli anni ’80, fu assassinata il 29 maggio del 1982. L’approssimarsi dell’anniversario della sua morte ha spinto dunque il Coordinamento Provinciale di Libera Salerno a dedicare il triangolare proprio alla sua memoria.
METTIAMO FUORI GIOCO LA CAMORRA, evento che mira ad unire i valori della legalità e quelli dello sport, si svolgerà nella mattinata di domani sabato 18 maggio a partire dalle ore 9.00 presso lo Stadio Marcello Torre di Pagani. A sfidarsi saranno tre squadre composte la prima da esponenti di Libera e familiari delle vittime innocenti della camorra, la seconda da esponenti delle Forze dell’Ordine e della Magistratura, la terza dagli arbitri della Sezione AIA di Nocera Inferiore.
L’iniziativa è ovviamente aperta alla partecipazione gratuita di tutti i cittadini ma a riempiere le gradinate dello stadio sono state invitate anzitutto le scuole del territorio. A loro è prioritariamente rivolto il messaggio dell’evento, che mira a diffondere i valori positivi legati alla pratica dello sport, contro un’idea malsana dello sport inquinato dagli interessi economici e da una visione esasperatamente competitiva. Se non c’è amicizia, lealtà, solidarietà, impegno, coraggio lo sport non ha valore. Valori positivi come quelli che hanno ispirato la vita delle vittime innocenti e che ispirano quotidianamente l’azione di tanti uomini delle Forze dell’Ordine e della Magistratura e l’impegno di chi, sui territori, dà corpo all’esperienza antimafia di Libera.

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