“Il Mattino di oggi, in un articolo a firma di Maurizio Capozzo sulle imminenti elezioni amministrative a Portici, riporta che i parlamentari di Sel Scotto e De Cristofaro richiedono l’intervento del Prefetto. Il Pd è un partito che fa della legalità e della trasparenza i pilastri della sua identità e non possiamo non essere d’accordo con una richiesta di vigilanza volta a monitorare tentativi di inquinamento da parte della criminalità organizzata delle liste. Noi, a differenza di altri, queste verifiche le abbiamo fatte senza aspettare interventi dall’alto e le nostre liste sono tutte pulite.” Lo dichiara il segretario provinciale del PD Gino CImmino.
“Hanno fatto il giro del mondo le battaglie contro la camorra dell’amministrazione di Enzo Cuomo a Portici e bisogna continuare a tenere alta la guardia. – continua Cimmino – Per questo è inaccettabile che nella lista dell’UDC, presentata, guarda caso, dallo stesso giornalista Maurizio Capozzo, sia candidata “una povera ragazza“, come la definiscono Scotto e De Cristofaro, nipote del boss locale Vollaro. Il candidato a sindaco ed ex assessore Marrone si è affrettato a comunicare che lui non ne sapeva niente che la colpa era dell’UDC e che la “ povera ragazza” si doveva ritirare subito dalle liste: ecco il mostro. Tra l’altro, come è facile verificare, la nipote del boss non può più ritirarsi dalla competizione essendo ufficiale la sua candidatura. Quanto al fatto che il giudice Marrone intenderebbe fare il sindaco, se malauguratamente eletto, part-time restando in servizio come giudice, è un fatto dichiarato da lui stesso.
“Appare altrettanto ridicolo – termina il segretario provinciale del PD – che due parlamentari imputino a non si sa bene a chi di trarre “benefici dagli incarichi della politica”. Scotto e De Cristofaro farebbero bene ad interrogarsi sulle circostanze che hanno indotto il partito locale ad imbarcarsi in una coalizione “marmellata” con esponenti dell’estrema destra e dell’estrema sinistra, il cui unico collante sono un livore senza spiegazioni contro il Pd e la smodata ambizione dell’ex assessore Marrone. Altro che programmi e società civile!”.