L’associazione Dia-logue presenta una mostra d’arte contemporanea con titolo (R)evolution, non solo un titolo, ma un moto rivoluzionario che attraversa l’arte, imposto da un territorio che grida aiuto, che tenta di far riemergere un bisogno di normalità . Un atto di “ evoluzione” attraverso le nostre impronte dell’essere nel quotidiano, in un messaggio: “il riuso della bellezza in disuso.
Gli artisti che esporranno alla mostra (R)evolution sono: Neotto –Giuseppe Di Palma – Ornella De Martinis – Mimmomaria – Tonino Raucci – Chatrin – Antonio Scaramella – Tommy Mellone – Antonio Palmieri – Raffaele Silvestri – Maurizio Esposito
Ci sarà uno spazio live Evening Jam live con performance del giovanissimo gruppo “NAIN “ formato da: Michele Mennillo, Antonio Russo, Natalia Celiento, Domenico Costanzo e Michele Mormile e con il Dj “Pelledro” alias Vicenzo Pellecchia.
La grafica : curata da medisagraphic , l’opera integrata nel manifesto con titolo: “OR”2011 è del Maestro Stelio Maria Martini e l’allestimento della mostra è di Maria Rosaria Di Segni.
Nel corso della mostra (R)evolution alle ore 19,00 ci sarà lo spazio lettura Ass. Dia-logue che presenta la giovane scrittrice Anna Falco con il suo libro : ” 6 UN UOMO DA DIMENTICARE” , …storia di una donna , ma anche storia di una cultura che trasforma adulti in attori impegnati nel film della loro vita, a titolo “inconsapevoli di immaturità’ “…..
L’associazione Dia-logue cultur’Art/no-profit è costituita da un gruppo di artisti del territorio, che promuove spazi d’arte privilegiando l’eco-sostenibilità con sede “ Studio Primo Piano”: uno spazio libero al servizio di giovani artisti che esprimono le loro opinioni attraverso le loro opere, un percorso che da voce in un “modo artistico” , un luogo d’arte aperto ad artisti emergenti del territorio e non solo.
Quindi una Mostra d’Arte Contemporanea in un salone di parrucchiere, un’idea originale per esporre l’arte fuori dai “santuari” consolidati a testimonianza che ogni luogo può essere permeato dall’arte che “datur omnibus” si concede. Da tempo oramai vediamo che , in molti angoli culturali, l’arte esonda dai tradizionali circuiti artistici e si infila un po’ ovunque come un blob, trasformando per un giorno o più molti dei negozi in veri e propri concept store, luoghi in cui oltre a offrire dei servizi, tutto può accadere.