Brusciano si prepara ad ospitare il set del regista Guido Valletta

A. Castaldo-U. Del Prete-C. Cortini -  A. Leonetti al Modè di Brusciano NAL’opera cinematografica, di impegno civile e di pedagogia sociale sul tema del bullismo, diretta da Guido Valletta ed intitolata “Il mio canto libero” avrà come location anche Brusciano. Il locale pubblico Modé di Via Cucca è stato scelto come location in seguito alla segnalazione fatta dalla coreografa Clelia Cortini della “Modern Dance” ed alla disponibilità resa dal gestore Antonio Leonetti e soci.
La conferma è stata data, nel corso della sua recente visita a Brusciano, dall’attore Umberto del Prete che nel film interpreta il ruolo di Roberto, artista di strada, che diventerà amico di Davide il protagonista, come previsto dalla interessante sceneggiatura. La presenza di Del Prete nel cast è l’unica ufficialmente certa, mentre i nomi degli altri attori restano ancora riservati. Si inizierà a girerà in autunno ed a fine la lavorazione per l’opera cinematografica è prevista la partecipazione al “Giffoni Film Festival”.
Per il casting riguardante le comparse locali il reclutamento di ragazze e ragazze sarà curato dalla coreografa Clelia Cortini presso la sede del Centro di Formazione “Modern Dance” di Via della Repubblica, 25 a Brusciano.
Ecco in sintesi la trama del film che rappresenta la storia di un adolescente. Davide è un ragazzo di 18 anni che a causa della sua bassa statura viene deriso dai suoi compagni e considerato un buono a nulla e perciò diventa vittima di bullismo.  Questo ragazzo è innamorato di Valentina, sua compagna di classe, ma il suo sentimento non è corrisposto perché il cuore della ragazza è impegnato con Marco, il capo dei bulli della classe.
Davide insieme a Valentina ascoltando un brano di Battisti, “Il mio canto libero”, diventano appassionati di musica ma il provinciale ambiente sociale e culturale non offre possibilità alle aspirazioni di Davide.
Il protagonista va via di casa. A Napoli, per puro caso, conosce Roberto, un artista di strada con analoghe sofferenze vissute, che gli farà da guida per diventare un bravo musicista e affrontare le avversità della vita.
“In passato – ha affermato il sociologo Antonio Castaldo – Brusciano ha già ospitato set cinematografici: per “Libera” del napoletano Pappi Corsicato del 1993, lungometraggio che venne presentato al “Festival di Berlino”ed in Italia vinse anche un “Nastro d’Argento”, premio cinematografico SNGCI, come migliore opera prima. Per “Rosa Funzeca” del siciliano Aurelio Grimaldi del 2002, opera di ispirazione pasoliniana partecipante alla 59esima edizione della “Mostra del Cinema di Venezia”. Più recentemente, per “La macchina americana” cortometraggio del milanese Alessandro Spada, attualmente in postproduzione. Ora ci prepariamo a contribuire artisticamente alla nascita dell’opera ‘Il mio canto libero’ di Guido Valletta ed alla promozione degli alti valori civili e sociali in essa contenuti ”.
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