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Castellammare, Melisse: “Su Villa Stabia si può agire salvando 150 posti di lavoro”

villa stabia“Il consiglio di Stato ha decretato l’esproprio dei terreni di Villa Stabia per costruire una nuova stazione della Vesuviana, che taglierebbe l’ingresso alla clinica. Pieno rispetto per le istituzioni e le sentenze, ma credo che si potesse e si possa ancora oggi, agire diversamente.”L’architetto Eduardo Melisse, candidato sindaco per la città di Castellammare di Stabia alle prossime elezioni comunali, entra nella discussione riguardante il futuro della clinica privata stabiese. “Quando si imposta un progetto, non c’è mai un’unica soluzione, ma si possono valutare sempre altre opportunità per ottenere il massimo risultato col minimo fastidio per la città. Sopratutto in tempi come questi dove il lavoro va protetto e salvaguardato, non capisco come e perchè si debba mettere forzosamente a rischio il futuro di 150 famiglie.”

“I giudici competenti hanno probabilmente valutato l’opera pubblica e non la struttura privata, ma Villa Stabia, è bene ricordarlo, fino a qualche anno fa era l’unica struttura a Castellammare in grado di fare una TAC, e ha dato, e talvolta lo da ancora per altri servizi, una grossa mano all’ospedale San Leonardo. Io credo che la questione si possa risolvere in altri modi che non comportino la chiusura o il deperimento della qualità del servizio di Villa Stabia. Bisogna sedersi intorno ad un tavolo e valutare tutte le opzioni possibili, senza fossilizzarsi per partito preso su una sola possibilità. Anche perchè in ballo c’è il destino di 150 lavoratori e delle loro famiglie. Castellammare non può permettersi un’altra crisi occupazionale.” conclude l’architetto Melisse.

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