“L’ esempio di Salerno – spiegano il responsabile regionale dei Verdi Ecologisti Francesco Emilio Borrelli ed il portavoce del Sole che Ride della Provincia di Salerno Flavio Boccia – dovrebbe essere seguito anche da Napoli e da tutti i comuni della Provincia e dall’ intero casertano e avellinese. Infatti è uno scempio che in ogni ora del giorno e della notte migliaia di prostitute svolgano la loro “attività” per strada e siano sfruttate dalla criminalità che viene foraggiata dal loro operato. Inoltre dovrebbero pagare le tasse e operare in luoghi riservati lontano da occhi indiscreti e controllate a livello sanitario. Invece si continua ipocritamente a non far nulla nel nome di una lotta ideologica contro la prostituzione che nei fatti ha solo prodotto maggiore degrado e portato le lucciole ad essere dovunque compreso l’ ingresso delle Chiese o dei luoghi di culto come avviene ad esempio fuori al Santuario di Pompei”.