Di grande impatto l’iniziativa promossa dagli arancioni di Scafati guidati dal loro leader Francesco Carotenuto. Il sit-in ,che ha avuto l’importante compito di tenere sempre accesi i riflettori su una futura riapertura dell’ospedale e sul diritto alla salute, si è tenuto domenica scorsa. “Non vogliamo l’eccellenza vogliamo l’emergenza” urlano i ragazzi arancione sventolando uno striscione che condanna l’amministrazione uscente di immobilismo e inefficienza. “La nostra é una battaglia che si protrae negli anni, non negli ultimi mesi di campagna elettorale –ha ribadito Francesco Carotenuto durante la manifestazione -. Quando noi protestavamo dove erano gli altri?”. Anche il candidato a sindaco Pesce è intervenuto. Tuttavia è contradditorio vedere agitarsi e mobilitarsi persone del centro sinistra che, come Pesce, hanno contribuito almeno per il 70 per cento alla chiusura del nosocomio. Infatti per ragioni di obiettività si deve dire che sebbene l’ospedale sia stato chiuso sotto un governo regionale, provinciale e comunale di centro destra, il malessere veniva da lontano. Difatti precedentemente l’ospedale “Scarlato” già era stato declassato nella scala delle priorità a livello nazionale e regionale. E questo è avvenuto durante gli anni della gestione Bassolino in regione,e con la gestione del comune di Scafati da parte di Pesce e Bottoni. “Come medico e come cittadino ho lottato per l’Ospedale, non ho accettato il trasferimento e mi sono messo a disposizione di malati e pazienti- ha affermato Pesce. Sull’Ospedale sono state dette e continuano ad essere dette tante bugie, chi aveva il potere politico di fermare la chiusura ha preferito tacere e portare avanti i propri interessi. Non è troppo tardi per restituire l’Ospedale alla Città di Scafati ma alla protesta dobbiamo affiancare l’azione politica. Noi pensiamo di vincere perché stiamo intercettando le esigenze reali dei cittadini, come il diritto alla salute, stiamo portando avanti una battaglia di grande civiltà, che ci vede impegnati con il cuore e con la mente. La mia compagine elettorale è fatta di tanti giovani e, a loro, va dato il merito di aver sempre portato avanti queste battaglie, non per un loro tornaconto elettorale ma per il bene di Scafati”.
Aniello Danilo Memoli