Sospeso dagli incarichi pubblici il sindaco di Terzigno dal Prefetto di Napoli. Arriva la condanna a 14 mesi di carcere e interdizione dai pubblici uffici per falso in atto pubblico per Domenico Auricchio.
Le accuse sono falso in atto pubblico, per aver assunto nel suo staff il nipote, Pasquale Auricchio e per aver affermato agli atti di non avere alcun legame di parentela con lui.
Il nuovo primo cittadino sarà Stefano Pagano, presidente del consiglio comunale, che avrà il compito di formare la nuova giunta.
Qualche giorno fa la giunta era stata azzerata da Auricchio, quindi il vicesindaco Francesco Ranieri non potrà ricoprire la carica di primo cittadino: “Si tratta di un atto vile – afferma il vicesindaco-. Bisognerebbe capire per quale ragione l’ha fatto”.
Aveva inventato il simbolo del Popolo della libertà cedendolo a Silvio Berlusconi, è stato il primo non eletto al senato alle elezioni politiche dei mesi scorsi. È stato il sindaco che ha accettato la decisione del governo di creare la discarica Sari a Terzigno, nei pressi del parco Nazionale del Vesuvio, promettendo ai cittadini che sarebbe diventata una scatola di confetti.
L’ex primo cittadino era finito nel mirino della magistratura tre anni fa, dopo l’assunzione del nipote nel suo staff.
La scelta aveva acceso gli animi dell’opposizione, che giudicavano il provvedimento illegittimo e l’avevano denunciato alla Procura della Repubblica di Nola.
Le forze dell’Arma hanno accertato che Auricchio aveva prodotto un documento falso nel quale affermava di non aver alcun legame di parentela con Pasquale, requisito fondamentale del suo staff.
Nel corso delle indagini invece, i carabinieri hanno accertato che in realtà il rapporto di parentela esisteva e il sindaco di Terzigno era stato rinviato a giudizio.
“Questo è il risultato di una tra le tante denunce che abbiamo fatto per far rilevare le illegittimità che vengono compiute al Comune di Terzigno da questa amministrazione”.
Giovanna Sorrentino
