Castellammare, Salvatore Amitrano: “Il confronto per risollevare la città”

Salvatore AmitranoTra i candidati al consiglio comunale di Castellammare di Stabia, particolare attenzione merita sicuramente Salvatore Amitrano. Ex canottiere della tradizione stabiese, 37 anni, medaglia di bronzo nel quattro senza pesi leggeri alle Olimpiadi di Atene 2004, Amitrano si è candidato nella lista civica “Società Civile per Stabiae” a sostegno del candidato sindaco Eduardo Melisse. “Meglio candidarsi liberi da vincoli partitici e senza compromessi – è l’idea di Salvatore Amitrano – Eduardo ha fatto bene a rifiutare di sedersi ai tavoli dei partiti, pur essendo stato invitato, così potrà operare con le mani più libere e senza costrizioni”. Questa sarà una tornata elettorale particolare per Castellammare: “Io spero che alla fine non ci siano vincitori e perdenti – spiega il candidato di Società Civile per Stabiae – ma solo vincitori e vinti. Maggioranza e opposizione dovranno scegliere di andare nella stessa direzione, perché a Castellammare servono concretezza e verità. Il confronto e le idee diverse portano a soluzioni positive, e questo serve ad una città come la nostra”.

Da cosa ripartirebbe Amitrano? “Io credo che la città debba ripartire da cose fattibili, non da progetti irreali e irrealizzabili. I problemi concreti sono di vivibilità spicciola: le strade sono dissestate, mancano i marciapiedi, la segnaletica è scarsa o assente. La nuova Amministrazione comunale dovrà ripartire da queste emergenze. Naturalmente, il lavoro è una priorità e per creare occupazione bisognerà semplicemente sfruttare al meglio le enormi potenzialità naturali che offre Castellammare. Il turismo è la via d’uscita dai tanti problemi stabiesi”.

Meglio il turismo o l’industria? “Penso sia inutile continuare a raccontare favole agli operai stabiesi – attacca Amitrano – e a quelli di Fincantieri in particolare, perché l’industria è in crisi in tutta Italia e non può un sindaco da solo risolvere il problema. È necessario riconvertire l’industria in turismo, con progetti mirati, e al massimo in una decina d’anni si vedranno già i primi grandi benefici per tutto il territorio. Ma i progetti dovranno partire subito, così come la realizzazione delle opere dovrà essere affidata proprio a quegli operai”.

E arriviamo alle Terme, “un’altra priorità assoluta”. “Per troppi anni – aggiunge l’ex atleta – il bene più grande di Castellammare e degli stabiesi è stato affidato a gestioni scellerate e fallimentari. Solo una privatizzazione oculata potrà garantire un futuro certo alle Terme di Stabia, naturalmente con la garanzia che i privati intervenuti diano occupazione a quei lavoratori stabiesi”.

Infine, da sportivo, Salvatore Amitrano ha in mente idee concrete per valorizzare lo sport in città: “Bisogna creare una Cittadella Sportiva per dare possibilità a tutti di poter praticare lo sport, unico vero mezzo per agire bene nel sociale soprattutto in una città a rischio come Castellammare. Lo sport, se praticato nella giusta maniera e con mezzi adeguati, riesce a togliere tanti giovani dalle strade, ad allontanarli da brutte frequentazioni, e dà dei valori validi. È stato capito anche a livello nazionale – conclude Salvatore Amitrano – ed è stata scelta una sportiva come Josefa Idem per guidare il Ministero”.

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