Ministro Bray: “Pompei è la priorità, più fondi anche privati ai beni culturali”

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massimo bray“Con le risorse di cui dispone il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, potrebbe esserci un caso Pompei ogni giorno”. Lo ha detto il ministro Massimo Bray, durante la sua audizione davanti alle commissioni Cultura di Camera e Senato, riunite a Montecitorio. Il ministro dei beni culturali e del turismo ha presentato oggi in Parlamento le linee guida del suo mandato. “Il mio impegno – ha detto Bray – è quello di razionalizzare le risorse e cercare i fondi per ridare al Mibac la dignità che merita. Vanno utilizzati anche i fondi europei a disposizione, ma serve maggiore attenzione da parte della politica. Con la crisi economica, anche la necessità di un partenariato con i privati va vista come un’opportunità e va regolamentata. Io mi impegnerò a ribadire in tutte le sedi e in tutti i luoghi che la Cultura è interesse pubblico essenziale, ma anche l’oggetto di un insieme di diritti fondamentali del cittadino, e deve avere in Italia un ruolo centrale”.

Tornando sul caso dei crolli, il ministro Bray ha ribadito che non ci deve essere “mai più un caso Pompei”. “L’area archeologica pompeiana – ha spiegato – è la priorità, anche agli occhi del mondo. C’è la necessità di tradurre presto in risultati concreti il progetto di restauri finanziati dall’Unione Europea. Va accelerato anche il restauro del Colosseo e rinnovato l’impegno per Domus Aurea e Appia Antica. Ma fondamentale è la battaglia per suolo e paesaggio che va difeso, tutelato e recuperato perché è parte della cultura e della storia del nostro Paese, e merita attenzione così come architettura ed arte contemporanea”.

 

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