Ricordo e speranza: fili di una trama che si intreccia, a Portici, con la lotta alla criminalità che, nelle parole e nei gesti di Marotta, resta al centro di un programma fitto, pulito e trasparente.
Nel corso della manifestazione, infatti, i candidati consiglieri e l’entourage del candidato sindaco, hanno distribuito, alle centinaia di presenti, una copia “dell’agenda rossa di Paolo Borsellino”: emblema di quella verità che nemmeno il sangue o le ombre sono state in grado di cancellare.
Un modo per sensibilizzare tutti, laddove fosse ancora necessario, al contrasto della criminalità organizzata, del malgoverno e delle collusioni fra politica e mafia.
Durante la sua chiusura Marotta ha analizzato dettagliamene gli undici punti di criticità che attanagliano la città di Portci, punti cardine del suo programma consegnato alla cittadinanza già nei mesi antecedenti alla sua campagna elettorale. “Il nostro progetto- ribadisce Marotta- non finirà il 27 sera con la chiusura dei seggi, ma continuerà nel tempo, infatti sono oltre 13 anni che siamo presenti sul territorio con una sede dove ogni settimana ci incontriamo e sviluppiamo idee per cercare di migliorare la città. In questi giorni più volte mi è stato chiesto perché votare per me, io non chiedo il voto per me ma per i tanti giovani, che si sono avvicinati alla politica sposando il mio progetto e mettendoci la faccia.”