“Tutta la Campania ha dedicato al “Principe della risata” un ricordo, una piazza, una statua, una scuola, un teatro, una strada. Ma a Sant’ Arpino comune nell’hinterland casertano qualcosa è stato omesso. “Via Atonio De Curtis” (vedi foto) – raccontano il responsabile regionale dei Verdi Ecologisti Francesco Emilio Borrelli, Gianni Simioli e Mario Pelliccia della Radiazza che hanno scoperto il clamoroso errore – è quanto si legge sulla segnaletica imboccando la strada che ha storpiato il nome del grande. Un sorriso è quello che avrebbe fatto Totò nel vedere quanto scritto, sicuramente, ma la gravità sta nel capire a chi è sfuggita questa piccolezza? La “N” poi, la lettera della sua città?
La tabella poi sembra che sia stata posizionata da tempo. Possibile mai che nel comune del casertano nessuno si sia accorto di questo grossolano errore in tutto questo tempo?
Questa singolare vicenda ripropone per l’ ennesima volta lo scandalo della mancata apertura ancora oggi del museo di Totò. L’ artista nato a Napoli nel rione Sanità nella sua città ha poco o nulla che lo ricordi. Solo una viuzza a lui dedicata, una piccola statua ed una lapide.
Si parla da diciassette anni del progetto di un museo capace di ricordare la figura del celebre attore e poeta all’interno del Palazzo dello Spagnuolo in via Vergini, a pochi passi dal rione Sanità ma ad oggi non si è visto nulla di concreto e non si sa se il mausoleo sarà mai aperto”.