In tempi di crisi l’idea di adottare un monumento, prendersene cura con passione e amore può essere considerato quasi un gesto eroico. In un paese come il nostro nel quale sempre più diffusa è la convinzione che la cultura sia uno scomodo fardello, iniziative come “La scuola adotta un monumento”, patrocinata e coordinata dall’associazione gragnanese FI.DA.PA (Federazione Italiana Donne Arte Professioni e Affari) e svoltasi nella cornice suggestiva della chiesa del Corpus Domini di Gragnano, rappresentano un barlume di speranza. La speranza che tutto non sia ancora perduto. La società civile – stamani costituita da insegnanti, dirigenti scolastici e, soprattutto, tantissimi ragazzi e bambini – è viva, operosa, dinamica, piena di idee e di passione civile. Gli ingredienti fondamentali per uscire da questa crisi economica coincisa, non a caso, con quella culturale e spirituale. L’epicentro di questa nuova rinascita significativamente è la chiesa del Corpus Domini, sintesi meravigliosa della storia e della cultura della città di Gragnano. Purtroppo, come una nota dolente che si ripete sempre uguale, va registrata l’assenza delle istituzioni politiche, a causa dell’attuale commissariamento della città. Ma questa è un’altra storia che va raccontata in altre pagine. Quello che oggi a Gragnano ha avuto luogo è stato invece un grande spot per il rilancio della città della Pasta, dalle straordinarie potenzialità non sempre espresse e sfruttate. Alla manifestazione, conclusasi con la presentazione del lavoro di restauro della pala cinquecentesca di Pompeo Landolfo (finanziato da studenti e associazioni di volontariato) e con la premiazione di giovani artisti gragnanesi, hanno aderito l’arcivescovo della diocesi di Sorrento-Castellammare, mons. Francesco Alfano, che ha espresso “la gioia di vedere negli occhi dei giovani la pienezza dei loro sogni e della vita. Tutto tenuto insieme dalla bellezza dell’arte, che va custodita quale riflesso della vita e dell’intero creato.” La manifestazione “La scuola adotta un monumento”, appendice conclusiva del Maggio dei Monumenti della città di Gragnano, ha visto inoltre “la partecipazione di scolaresche giunte da ogni parte del mondo: Israele, Germania, Svezia. Ma soprattutto dal circondario limitrofo, con molti gruppi di allievi delle scuole di Castellammare – ha spiegato il presidente del centro culturale Alfonso di Nola dott. Giuseppe Di Massa. “Da qui riparte – prosegue Di Massa – un rilancio della nostra realtà locale, allo scopo di far conoscere alle giovani generazioni la ricchezza e l’unicità di un patrimonio artistico-culturale straordinario.” Il richiamo ai giovani, velato da un sorriso e da qualche lacrima, è stato quello fatto dalla presidente dell’Associazione FI.DA.PA, dott.ssa Anna Ruggiero: “La partecipazione dei ragazzi mi commuove e mi stimola ad andare avanti. Non ho mai smesso di trasmettere ai miei alunni la passione e l’amore per il proprio territorio. Non è più tempo di aspettare, ma di agire e costruire. Ognuno secondo i propri mezzi e con responsabilità civica.”
Angelo Mascolo