“L’approvazione del piano regionale di bonifica è un ulteriore passo verso la definizione di una politica ambientale di sistema finalmente moderna, in grado di coniugare la specificità degli interventi e la certezza dei costi”.
Lo ha detto il consigliere regionale Luciana Scalzi, vicepresidente della commissione Ambiente del Consiglio regionale.
“Purtroppo vastissime aree della Campania sono state letteralmente scarnificate dall’azione convergente delle ecomafie e di una politica distratta, se non spesso connivente, che hanno messo (e tuttora continuano a farlo) a rischio la sicurezza della salute pubblica. Con questo provvedimento, la Regione Campania si dota di uno strumento aggiornato, preciso, che risponde alle esigenze del territorio in relazione a domande che, per troppi anni, sono rimaste inevase: dove intervenire? come intervenire? quanto spendere per intervenire?”, ha aggiunto.
“A questo punto, bisognerà soltanto dotare il piano degli opportuni meccanismi di difesa da elementi patogeni, primi tra tutti i virus dell’imprenditoria mafiosa che sui temi ambientali da sempre dimostra una certa pericolosa capacità di infiltrazione. E questo potrà essere fatto magari ipotizzando forme più stringenti e penetranti di collaborazione tra gli Enti locali, a tutti i livelli, e gli organi investigativi e della magistratura anche in considerazione degli ingenti finanziamenti che la Regione stanzierà per l’avvio degli interventi sul territorio”.
