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Ricostruiamo Città della Scienza: la mobilitazione del secondo circolo didattico di Somma Vesuviana

fotoIl Secondo Circolo Didattico di Somma Vesuviana si mobilita per la ricostruzione di Città della Scienza.

Il vile atto che  ha  distrutto  Città  della  Scienza  ha profondamente ferito tutte le  comunità scolastiche, le quali, grazie alla meritevole opera della Fondazione IDIS, hanno visto consolidare e crescere la professionalità dei docenti e la formazione scientifica degli alunni. Il  Secondo Circolo Didattico di Somma Vesuviana, diretto dalla dott.ssa Rosaria Cetro, si mobilita  e reagisce al disegno criminale che il 4 marzo scorso ha ordinato di appiccare il fuoco alla suggestiva struttura di Città della  Scienza, riducendola quasi del tutto in cenere. Quell’atto è stato gravissimo perché è stato inferto al cuore della cultura e della conoscenza, con l’obiettivo dichiarato di sottrarre una grande opportunità alle nuove generazioni.

Ma la speranza è irriducibile, passato il momento di sgomento, è pronta a  tradursi in laboriosa creatività,  a illuminare il futuro e il sorriso di educatori e bambini. Mostre mercato, animazioni, eventi musicali e culturali: il Secondo Circolo si rimbocca le maniche per contribuire alla ricostruzione di Città della Scienza. Grazie ad una massiccia campagna di sensibilizzazione, i docenti  hanno coinvolto alunni, genitori ed imprenditori locali per sostenere il progetto “Ricostruiamo Città della Scienza”, che vedrà l’allestimento di interessanti mostre- mercato nei tre plessi del Circolo: il 30 maggio nel plesso Costantinopoli, il 1 giugno a Don Minzoni e il 3 giugno nel plesso Rione Trieste.

 

Le manifestazioni, allietate da momenti  musicali, inizieranno alle ore 17,30 e si protrarranno fino a tarda sera.  I fondi raccolti saranno consegnati al presidente  della  Fondazione  IDIS Vittorio Silvestrini nell’ambito della presentazione del giornalino Legalegalità,  giunto all’11^ edizione, che si terrà il 7 giugno prossimo presso la scuola di via Don Minzoni, alla presenza di autorità civili e politiche, rappresentanti del volontariato sociale e animatori culturali del territorio.

 

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