Una scelta dettata dalla coerenza e dal disinteresse quella che ha preso il Cotucit durante la conferenza stampa di venerdì 31 maggio e ratificata in un documento ufficiale firmato dal presidente del comitato Michele Raviotta. “I seggi sono stati già assegnati. Perciò qualora dovesse vincere Pesce al ballottaggio non avrebbe la maggioranza in consiglio e verrebbe sfiduciato – ha affermato Raviotta – ma a noi interessa solo la nostra posizione. Noi vogliamo essere coerenti verso la città e verso i nostri elettori. L’indirizzo del Cotucit e di Realtà Italia resta lontano da entrambi gli schieramenti in gioco per il ballottaggio. La loro linea politica non sposa i contenuti del nostro programma. Pertanto resteremo assolutamente neutrali”. Oltre al ballottaggio Raviotta si è soffermato su un altro problema: sui presunti brogli elettorali ed il clima antidemocratico che si è innescato nei giorni delle votazioni nei seggi. “Quando si è votato non sembrava di stare in Italia ma in un paese sudamericano a democrazia limitata. Infatti fuori ai seggi c’erano individui che controllavano ed indirizzavano i votanti e poi c’erano i mercanti del voto. Questo lo avevamo detto prima delle elezioni, purtroppo poi si è verificato. Addirittura in alcuni seggi non risultano i voti del Cotucit. C’erano schede già votate,scomparse e poi ricomparse. Su questo e su le altre cose denunciamo tutto pubblicamente”. Sul risultato elettorale e sui rapporti con il Movimento 5 stelle ha dichiarato: “ringrazio tutti gli elettori che mi hanno dato fiducia, il programma proposta dalla nostro gruppo verrà presentato in consiglio per migliorare la vita della comunità scafatese”. “Un plauso va fatto al Movimento 5 stelle ha evidenziato – che anche in queste elezioni si è mostrato paladino di legalità e trasparenza”. Insomma dopo il no incassato da Raviotta e la scontata neutralità dei grillini le possibilità di vittoria al ballottaggio dell’ex sindaco Pesce sembrano ormai una chimera. L’unica speranza sembra essere rivolta alla coalizione di Salvati(spaccata al suo interno se dare o meno l’appoggio a Pesce) e un complicato accordo con D’Alessandro.
Aniello Danilo Memoli