Giunge all’epilogo l’esperienza di Ambiente Reale, l’azienda comunale addetta allo smaltimento dei rifiuti? La scelta è nelle mani del prossimo sindaco. Come ultima proposta prima di lasciare il posto al futuro sindaco, il commissario prefettizio Michele Capomacchia delibera di venderla con un appalto pubblico: Appaltare l’azienda consentirebbe da un lato l’occupazione e dall’altro darebbe spazio al libero mercato. I costi sarebbero definiti dalle regole della concorrenza e il Comune non dovrebbe più affrontare spese che non può permettersi.
Ambiente Reale comporterebbe quindi molte spese al Comune, che da quando è nata ha sempre dovuto aiutarla per poterla tenere in vita, come prevedeva il contratto. Ambiente reale dovrebbe assumere 18 dipendenti per riprendersi dalla crisi ed erogare i servizi di raccolta dei rifiuti in maniera efficiente. Il Comune dovrebbe però intervenire nuovamente per pagare gli stipendi agli operai, magari tassando ulteriormente i cittadini.
Come lo scorso anno, quando il Tribunale di Torre Annunziata predispose all’azienda il pagamento di 200000 euro a causa di alcuni contratti a tempo indeterminato con cui avevano assunto i dipendenti. Il Palazzo di Giustizia li considerò illegittimi e il Comune dovette affrontare parte delle spese per risarcire gli ex assunti. In realtà a causa dei suoi problemi economici, l’azienda fin da quando è nata non ha quasi mai potuto assolvere ai suoi doveri, anche se quando nacque nel 2011, rappresentava per l’amministrazione un vero e proprio lieto fine.
L’ex sindaco Gennaro Langella aveva pensato a un’azienda che dovesse tenere contro continuamente del Comune per poter agire, in modo tale da rendere i servizi offerti efficienti e le modalità di azione trasparenti. Dopotutto Boscoreale usciva da mesi di proteste cittadine e l’amministrazione aveva perso credibilità.