“Sostituire Equitalia può essere una proposta, ma ciò non deve impattare sulle tasche dei contribuenti e – stando a quello che dichiara – l’ex sindaco di Lettere dà prova di non conoscere né seguire gli sviluppi della normativa nazionale. La possibilità di gestire diversamente la riscossione la fornisce la norma, non un capriccio. Pentangelo dimentica che sono le norme dello Stato a dettare tempi, modalità e affidamento della riscossione. Sono i comuni, con l’Anci, ad aver chiesto una proroga al Governo sulla riscossione dei tributi. E in attesa della riforma fiscale non possiamo azzardare ipotesi, si può solo fare demagogia e populismo come sta facendo Il mio avversario. Oltretutto, poi, non ha ancora fatto i conti all’interno della sua coalizione. Bisogna ricordare che tutti i consiglieri uscenti di una sua eventuale maggioranza (che non riuscirà a conquistare), appena un anno fa hanno votato per l’esternalizzazione del servizio di riscossione tributi, per un costo di ben nove milioni di euro scaricato sulle tasche degli stabiesi. Ora invece Pentangelo ci propone una gestione in house, smentendo quello che diceva Bobbio, vale a dire l’impossibilità di gestire direttamente l’attività per la carenza di personale. Tutto questo dimostra la sua totale incompetenza come amministratore e la scarsa conoscenza della macchina comunale. D’altronde ora tutta la città sa quali danni hanno prodotto le sue gestioni al Comune di Lettere. Proprio in questi giorni l’attuale sindaco di Lettere, di centrodestra, ha accertato che i debiti sono lievitati ad oltre 7 milioni di euro, frutto delle due disastrose amministrazioni precedenti guidate da Pentangex