Nella sala riunioni della sede sociale, in piazza Matteo Luciani a Salerno, si è riunita in seconda convocazione l’Assemblea dei soci della CSTP – Azienda della Mobilità – S.p.A., alla presenza del notaio Luigi D’Aquino.
Oltre ai delegati della Provincia di Salerno (Assessore ai Trasporti Michele Cuozzo) e del Comune di Salerno (Assessore alla Mobilità Luca Cascone), erano presenti i rappresentanti dei comuni di Angri, Baronissi, Castel San Giorgio, Cava dei Tirreni, Fisciano, Nocera Inferiore, Pellezzano, Roccapiemonte, San Valentino Torio, Siano e Vietri sul Mare.
In relazione al primo punto all’ordine del giorno (dimissioni dei liquidatori prof. Michele Pizzo e ing. Claudio Cicatiello) l’Assemblea, su proposta dell’Assessore Cuozzo, ha deliberato all’unanimità il passaggio del CdL da organo collegiale a monocratico, nominando il Presidente del Collegio dei liquidatori Mario Santocchio quale Liquidatore unico.
In merito alla definizione delle procedure relative alla ricapitalizzazione della Società, l’Assemblea ha deciso di aggiornare la discussione a mercoledì 5 giugno (ore 12.30) in virtù della relazione ex art. 173 delle legge fallimentare che il Commissario giudiziale Tommaso Nigro ha depositato presso il tribunale di Salerno il 28 maggio, proponendo la revoca della procedura del concordato preventivo.
“E’ necessario che – ha riferito il Liquidatore Unico Santocchio – gli Enti soci prendano atto dei contenuti della relazione depositata dal Commissario giudiziale che ha sollevato una serie di dubbi rispetto al piano concordatario dal momento che ad oggi risulterebbero venute meno, rispetto al piano originario, le condizioni per l’ammissibilità del concordato: la ricapitalizzazione della società con il versamento delle quote, il mancato rinnovo degli accordi con i sindacati per la riduzione del costo del lavoro e la sottoscrizione dei contratti di servizio. Sulla scorta della relazione del dott. Tommaso Nigro, il giudice della sezione fallimentare ha convocato i vertici dell’Azienda il primo luglio per decidere se revocare o confermare la procedura concordataria. In altre parole, o porteremo al giudice carte alla mano le garanzie su ricapitalizzazione e rinnovo degli accordi per la riduzione del costo del lavoro, o la procedura verrà bocciata e l’Azienda fallirà. Non abbiamo più tempo. Bisogna agire e subito. Mercoledì sarà il giorno della verità. Stamattina, in Assemblea, siamo stati chiari: se gli enti soci non verseranno le loro quote, come da impegni presi, entro il prossimo 20 giugno, non ci sarà altro da fare. Ad oggi solo otto comuni, compresi gli enti soci di maggioranza, hanno onorato i loro impegni effettuando i versamenti. Mancano ancora 14 comuni all’appello, Scafati, San Valentino Torio, Cava dei Tirreni, Nocera Inferiore, Pagani, Mercato San Severino, Sarno, Nocera Superiore, Vietri, Roccapiemonte, San Marzano, Siano, Sant’Egidio del M .A e Corbara. Faccio appello, per l’ultima volta, ai sindaci di questi comuni affinché si decidano, una volta per sempre, e vengano mercoledì in Assemblea con le idee chiare.”