Una nuova pagina s’aggiunge al meraviglioso libro dell’antica Pompei. In via Stabiana, in un terreno adiacente alla comunità “Incontro”, sono stati portati alla luce resti di testimonianze archeologiche. La scoperta è avvenuta nel cantiere di lavori delle Ferrovie dello Stato. Lo scovo dell’intervento edilizio è quello di sopprimere il passaggio a livello della suddetta via e con esso la linea Napoli-Battipaglia. Da tempo, infatti, si parla del progetto che porterebbe all’abolizione del passaggio a livello, sostituendo ad esso la costruzione di un sottopasso. Ma così come per ogni intervento di natura edilizia nella città di Pompei, anche in questo caso la direzione scientifica dei lavori è affidata alla Soprintendenza Speciale pei i Beni Archeologici di Napoli e Pompei, per garantire l’esecuzione delle indagini archeologiche. E così è stato. Da alcuni giorni sono all’opera gli operai presso il cantiere. E proprio nel corso di alcune operazioni di scavo, sono affiorate le prime testimonianze, ben distinte, del passato. Un passato che rimanda, inequivicabilmente, alla Pompei di 2000 anni fa.
Il terreno nel quale è avvenuto il rinvenimento, è di proprietà del pontificio Santuario di Pompei, ed è posizionato al confine con i binari della linea ferroviaria e con un altri terreni ad uso agricolo. Via Stabiana, in antichità, potrebbe essere stata una strada suburbana, che collegava Pompeii con la vicina Stabiae (quest’ultima corrispondente all’odierna Castellammare di Stabia). Ciò spiegherebbe la presenza di tracce archeologiche, come nel caso in questione. Ad un’attenta analisi delle immagini che vi proponiamo, il rinvenimento sembra essere molto simile ad un ponte con arcata, forse antico passaggio di un acquedotto. Troppo presto ancora per avanzare ipotesi precise. L’equipe della Soprintendenza è ancora all’opera, alle prese con sondaggi e analisi specifiche, come è d’obbligo in questi casi.
Ed è tanto davvero l’entusiasmo dei residenti di via Stabiana per l’eccezionale scoperta. Una conferma ulteriore del fatto che ogni angolo della città moderna vive in simbiosi con un passato meraviglioso. L’eruzione del 24 agosto del 79 d.C segnò la fine dell’antica Pompeii, ma gettò anche le basi per la nascita della nuova città, 2000 anni dopo. Nei prossimi giorni seguiremo da vicino l’andamento dei lavori per un costante aggiornamento.
Marianna Di Paolo