Il consigliere comunale di Cava de’Tirreni, Carmine Papa, aderisce al gruppo consiliare “Fratelli d’Italia-Centrodestra Nazionale”. Lo comunica in una lettera inviata al sindaco Marco Galdi e al presidente del Consiglio comunale, Antonio Barbuti.
«Con la presente nota – si legge – vi formalizzo quanto già ampiamente ribaditovi per le vie brevi, ovvero la mia “sofferta”, ma decisa discontinuità rispetto all’attuale maggioranza politica in consiglio comunale, e l’adesione al Gruppo Consiliare “Fratelli d’Italia-Centro Destra Nazionale”.
L’attuale progetto politico in itinere, di fatto, “mera reazione” alle normali fibrillazioni politiche postelettorali e, quindi, assolutamente antitetico rispetto alle condivise premesse di coalizione ex ante, è stato da me, sempre ed ab initio, razionalmente respinto (si ricordi la mia astensione sul primo documento a riguardo), poi responsabilmente subito (con un progressivo ed inevitabile distacco dalla governance locale), ed infine pubblicamente criticato in occasione delle dichiarazioni di voto dello scorso 29 maggio. Il voto favorevole al consuntivo del bilancio era da interpretare, tra l’altro, non solo come atto dovuto di responsabilità ma anche come emblematico segnale personale al riconoscimento di capacità amministrative “innegabili” del primo cittadino, oggi però, a mio avviso, inevitabilmente neutralizzate da traiettorie politiche non più condivise.
Ritengo, pertanto, auspicabile da parte di tutta la classe politica locale, una rivisitazione asettica e costruttiva delle ultime vicende politiche locali, che possa mettersi responsabilmente alle spalle “umani errori di parte” e ripartire forte e coesa per le sfide del futuro, col centrodestra cavese esempio vincente di nuovo laboratorio politico sul territorio. Alla luce di quanto esposto, comunico il mio passaggio ad una opposizione responsabile e pronta a sostenere in consiglio comunale i punti programmatici di effettivo rilancio dell’attività politico-amministrativa della Città, nonché le mie dimissioni da Presidente della Commissione Sanità e servizi sociali».